Benzina, nuovi aumenti con l’arrivo dell’estate? Preoccupazione per i consumatori

La benzina è uno dei temi caldi di  questo periodo. Il costo non smetto di salire, facendo preoccupare i consumatori. Cosa accadrà in estate?

Tra i vari aumenti che ci sono stati a seguito di un’evoluzione storica inaspettata, uno ha coinvolto la benzina. Il costo del carburante, infatti, è decisamente aumentato e il rialzo pare non aver trovato una fine. Ad un aumento è seguito un piccolo calo ma, ora, pare che ci sia un nuovo aumento. Un rialzo che si è avvicinato molto al prezzo avuto a marzo.

Benzina, prezzi
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Di certo, il costo della benzina ritorna a far preoccupare. Nel mese di marzo, infatti, si è arrivati, sia per benzina che per diesel, ad un prezzo di 2,30 euro al litro. Una cifra che ha fatto letteralmente insorgere i consumatori. Ma anche in vista dell’estate la situazione potrebbe non essere del tutto positiva.

Il governo  sta discutendo anche in merito all’aumento del costo della benzina. Un modo per poter arginare tale situazione. Intanto, il Parlamento ha deciso di dire stop alla vendita di auto a benzina e diesel. Segno di come si voglia agire anche su questo ambito, sia per una questione economica che per quella ambientale. Ora, per, a preoccupare sono le stime diffuse dell’Osservatorio Prezzi. Un report che parla do un costo della benzina di 1,9 euro al litro.

Benzina, l’estate preoccupa: le accise non hanno funzionato, cosa farà il governo?

Il governo in questi ultimi mesi è intervenuto a sostegno dei consumatori. Tanti, infatti, sono stati i rincari che hanno aumentato la pressione ai cittadini. Dall’altra parte, però, le accise messe in atto in tale contesto non hanno portato gli effetti sperati. Il taglio varato nel mese di aprile di 25 centesimi ha inciso in minima parte. Cosa che sta portato a ragione su una eventuale proroga. Dettata dal fatto che non pare esserci all’orizzonte un abbassamento del costo della benzina.

Ma c’è un problema, la proroga impone delle risorse dato che è molto costosa da mettere in pratica. Ma non ci sono molte strade per arginare tale decorso. Soprattutto perché non si vuole mettere ancora maggior pressione alle famiglie italiane. Anche se, per risparmiare sul carburante c’è un metodo infallibile. Molto, allora, si chiedono come possa muoversi il governo.

Governo, le ipotesi sul tavolo per arginare il caro carburante

La situazione sta diventando sempre più insostenibile e pare chiaro che l’intervento del governo sia necessario. A tal proposito, la sottosegretario all’economia Cecilia Guerra ha svelato nuove misure in tal senso. Una delle possibilità è quella di utilizzare i fondi ricavati dall’extra gettito Iva. Questo sarebbe ottenuto dai contribuenti.

Si pensi che per ottenere attivo il taglio dell’accise messo in atto ad aprile ci vogliono cinque miliardi di euro. Tale cifra raddoppia se si pensa ad allungare la misura fino alla fine dell’anno. Una situazione molto critica dato che, in alcune zone dell’Italia, il prezzo del carburante ha raggiunto cifre molto alte. Come denunciato dal Codacons, a Ischia si è arrivati ad un prezzo di oltre 2,20 euro al litro. Cosa che ha portato grande insofferenza nei cittadini locali. Insomma, pare che la situazione stia toccando un punto di non ritorno. Vedremo come agirà il governo in questo caso.

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