Alzheimer, questa abitudine può essere un segnale di demenza: lo rivela uno studio

Uno studio ha rivelato che coloro che sono abituati durante il giorno a fare un’azione quotidiana sono a rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer. Ecco che cosa c’è da sapere in merito.

Questa è un tipo di demenza che colpisce la memoria, il pensiero e il comportamento. I sintomi alla fine diventano abbastanza gravi da interferire con le attività quotidiane. Una nuova ricerca ha rivelato che gli anziani possono essere avvertiti dallo sviluppo della malattia dietro a dei segnali, tra questi c’è un’abitudine quotidiana per molte persone.

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fonte foto: AdobeStock

Il morbo di Alzheimer è la causa più comune di demenza, un termine generico per la perdita di memoria e altre capacità cognitive abbastanza gravi. La malattia rappresenta il 60-80% dei casi di demenza. Il più grande fattore di rischio noto è l’aumento dell’età e l’insorgenza della malattia in età più giovane può anche essere definita come “precoce”.

Come viene sottolineato dal magazine The Mirror, un nuovo studio suggerisce che gli anziani che si godono un pisolino quotidiano o la siesta occasionale di ore possono avere maggiori probabilità di sviluppare il morbo. Si tratta di una nuova ricerca che mette in allerta le persone in età anziana. Andiamo a vedere nel dettaglio che cosa viene detto.

Alzheimer, i sonnellini pomeridiani aumentano il rischio: lo studio

Tempo fa c’era stata una ricerca in cui si manifestava la possibilità di allontanare l’Alzheimer e la demenza senile. Questa volta, invece, un nuovo studio ha scoperto che i sonnellini pomeridiani sono associati a un aumentato rischio di demenza tra le persone più anziane.

La ricerca ha monitorato 1.400 persone di età compresa tra 74 e 88 anni per circa un decennio. Ed aveva rivelato che c’era il 40% in più di probabilità di sviluppare il morbo di Alzheimer quando facevano un pisolino ogni giorno o dormivano per più di un’ora durante il pisolino.

Una volta che hanno sviluppato la malattia, la frequenza e la durata dei sonnellini sono aumentate. Ogni anno dello studio, la durata media dei sonnellini diurni è aumentata di 11 minuti tra gli adulti che non hanno sviluppato problemi cognitivi.

A differenza di coloro a cui è stato diagnosticato un lieve deterioramento cognitivo, la cui durata media è aumentata di due volte più velocemente, salendo a 24 minuti al giorno. Per coloro che invece hanno sviluppato il morbo di Alzheimer, la durata del riposino giornaliero è aumentata quasi tre volte più velocemente, arrivando in media di 68 minuti.

I risultati suggeriscono che le persone devono prestare maggiore attenzione ai cambiamenti nelle loro abitudini del sonno mentre invecchiano. Soprattutto se sentono che i sonnellini stanno diventando più lunghi o più frequenti durante il giorno.

Tutte le informazioni contenute nell’articolo hanno il solo scopo divulgativo e sono tratte da studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Di conseguenza, le informazioni qui contenute non sostituiscono il parere del medio o dello specialista. Come tali non devono essere considerate per formulare diagnosi.

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