Spesso, i pesci rossi vengono rilasciati in natura. Tale pratica è molto diffusa ma ha effetti davvero incredibili. Ecco come diventano questi animali.
Tra gli animali domestici che possiamo trovare maggiormente ci sono i pesci rossi. Questi sono molto diffusi anche perché riescono a creare un particolare legame con i bambini. Ma loro sono anche protagonisti di una pratica davvero troppo diffusa: quella di rilasciarli in natura. Stiamo parlando di immettere questi pesci rossi nei laghetti. Ma sapete che evoluzione ha questo gesto?
Di solito, l’esistenza dei pesci rossi si divide tra acquari, nei migliori dei casi, oppure in una piccola boccia. Ad un certo punto, i proprietari decidono di dare libertà a questi piccoli animali. Questo comporta o la restituzione oppure la vita in un nuovo ambiente. Un ambiente che non gli appartiene come, appunto, un laghetto.
Come possiamo intuire, ogni nostra azione ha delle conseguenze. Anche riversare dei pesci rossi in un luogo non comune a loro ne ha. Conseguenze che possono essere davvero profonde. Un impatto, quindi, che va su più livelli. L’evoluzione dei pesci rossi è stata svelata da uno studio inglese pubblicato sulla rivista scientifica NeoBiota. Andiamo a vedere insieme cosa accade.
Pesci rossi, conseguenze molto serie: su di loro e sull’ambiente
Lo studio è stato portato avanti da una squadra di ricerca internazionale. I ricercatori hanno studiato l’impatto e i rischi ecologici di due tipi di pesci, entrambi si possono trovare in molte case. Il primo è il pesce rosso chiamato Carassius auratus mentre il secondo è il pesce di montagna definito Tanichthys albonubes. La risposta al loro studio è stata incredibile. Si è visto che i pesci rossi da pochi centimetri potevano raggiungere le dimensioni di una carpa o di una trota.
Dalle analisi che sono state condotte si è rilevato che i pesciolini rossi sarebbero, in riferimento alle specie autoctone, più audaci e competitivi. Dimostrando che i pesci rossi, rispetto alle altre specie, si nutrono di tutto ciò che è presente nel loro raggio d’azione. Cosa che porta ad un aumento importante delle loro dimensioni.
Si è visto che le specie citate hanno una incidenza catastrofica sulla biodiversità. I ricercatori hanno notato ben 3 campanelli d’allarme. Il primo è che tale pratica può essere una minaccia all’ecosistema per via della loro alimentazione. Il secondo riguarda le interazioni con gli altri organismi. E, infine, il comportamento competitivo è davvero molto pericoloso.
Proprio per questo motivo, tanti paesi si stanno muovendo per evitare tale situazione. Molti Stati, infatti, hanno iniziato delle vere campagne di sensibilizzazione. Tutto per evitare che i pesci rossi finiscano nei corsi d’acqua o, peggio ancora, negli scarichi. Ad esempio, a l’acquario di Parigi ha diffuso una comunicazione verso i cittadini della disponibilità di accogliere questi animali domestici “indesiderati”.