Il governo guidato da Mario Draghi ha preparato un piano di emergenza in cui l’Italia dovesse trovarsi nel mezzo di una guerra nucleare. Ecco che cosa è previsto in caso di un ipotetico conflitto.
Il leader russo Vladimir Putin ha ammesso che prenderebbe in considerazione l’uso di armi nucleari in risposta di un eventuale attacco militare della NATO per risolvere la questione ucraina, con un chiaro pericolo di un’escalation nucleare incontrollata su scala globale. Per evitare di farsi trovare impreparati, il ministero della Giustizia italiana ha inviato una linea guida su come comportarsi in caso di conflitto nucleare.
Se la guerra in Ucraina si estendesse anche nei paesi protetti dalla NATO, si verificherebbe quasi certamente uno scontro diretto USA-Russia, dove sia Putin che Biden non hanno smentito una possibile guerra nucleare. Il mondo è quindi probabilmente ora più vicino alla terza guerra mondiale che mai dalla crisi dei missili cubani del 1962.
La minaccia delle armi nucleari è sempre stata viva all’interno dell’umanità, soprattutto dopo la bomba atomica scoppiata ad Hiroschima nel 1945. Ma questa degli ultimi mesi è una situazione che crea panico. In molti quindi si chiedono se una guerra nucleare su vasta scala sarebbe davvero un Armageddon globale.
In una simile situazione, l’Italia si è preparata in caso di guerra nucleare. Il ministero della Giustizia, infatti, ha inviato un documento di 12 pagine ai tribunali, il cui contenuto recita una serie di raccomandazioni in caso di un conflitto o incidente nucleare che potrebbe coinvolgerci.
L’Italia si prepara alla guerra nucleare: il documento con il piano è pronto
In questo preciso momento storico e politico ci troviamo in una situazione davvero al limite, dove il rischio di un conflitto nucleare è sempre più alto e concreto. Per questo motivo il ministero della Giustizia italiana ha inviato una circolare ai dirigenti della magistratura lo scorso 10 maggio.
Da quanto si legge Money.it, si tratta di un piano in cui ci sono una serie di regole da rispettare in caso la popolazione dovesse avere a che fare con armi o agenti nucleari, chimici, radiologici e biologici. Nel dettagli, ci sono una serie di azioni da evitare per non rischiare di essere esposti alle radiazioni.
Quello che il ministero suggerisce è di rimanere all’interno della struttura indenne, fino a quando le autorità non diano delle indicazioni diverse. La seconda raccomandazione è quella di lasciare l’edificio colpito, bisogna farlo in maniera ordinata per poi cercare una struttura non danneggiata. Poi bisogna togliersi i vestiti contaminati, metterli a lavare o abbandonarli fuori l’abitazione.
Tra le raccomandazioni, inoltre, c’è anche scritto quello che bisogna fare quando si è all’interno delle strutture. Si consiglia di cercare riparo in una stanza che non ha finestre. Quando è possibile riscaldare il luogo in cui ci si è rifugiati. Proteggere i polmoni con dei fazzoletti e mettersi dietro un muro per difendersi dalle radiazioni, è utile indossare anche la mascherina chirurgica. Ed infine chiudere tutti gli accessi d’aria.