È allarme in Italia a causa del vaiolo delle scimmie, dopo un caso sospetto. La diffusione sta facendo preoccupare molte persone. Ecco perché l’ISS ha costituito una task force a riguardo.
Nell’ultima settimana sono stati segnalati più di 120 casi confermati o sospetti della variante del vaiolo. Si tratta di una rara malattia virale rilevata al di fuori dell’Africa, in almeno 11 paesi non africani. L’emergere del virus in Europa e in America ha allarmato gli scienziati e li ha spinti a cercare risposte e a monitorare la situazione.
L’Istituto superiore di sanità si è immediatamente attivato in merito all’allarme sul virus del vaiolo delle scimmie che si sta allargando a macchia d’olio su tutto il territorio europeo. I primi casi si sono riscontrati in Inghilterra, Portogallo e Spagna, ma adesso le segnalazioni arrivano anche in altri paesi come l’Italia. Proprio per questo motivo le autorità sanitarie dell’UE stanno mettendo in guardia gli Stati membri e suggerendo di preparare un piano vaccinale.
Proprio a tal riguardo, l’ISS ha creato una task force composta da numerosi esperti del settore ed ha iniziato a monitorare la situazione da vicino. Questo soprattutto dopo il caso accertato in Italia e ai due casi sospetti che sono sotto indagine allo Spallanzani di Roma.
Per questo, l’Istituto superiore di sanità ha diramato delle raccomandazioni in merito ai comportamenti da adottare in caso di sintomi sospetti o nel caso in cui si è entrato in contatto con una persona con il virus.
Vaiolo delle scimmie in Italia, che cosa fare? Ecco le raccomandazioni
L’Iss sta monitorando da vicino i crescenti casi di vaiolo delle scimmie, una malattia che si sta diffondendo rapidamente in tutta Europa e in alcune parti dell’America. La malattia di solito provoca dei vari sintomi come febbre alta, mal di testa, mal di schiena ed eruzioni cutanee che possono essere confuse con la varicella.
Proprio per via di questa crescente diffusione, l’istituto ha messo in guardia le persone ed ha pubblicato delle raccomandazioni. Per prevenire il contagio è importante non entrare in contatto con persone che hanno febbre. Inoltre, bisogna fare attenzione ad entrare in contatto sessuale con individui che manifestano delle eruzioni cutanee inusuali, come ad esempio vescicole o altre lesioni.
Anche se la diffusione dell’infezione è rara, sono stati segnalati casi confermati in almeno dodici paesi europei. Come Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito. Alcuni casi della malattia sono stati rilevati anche negli Stati Uniti, in Canada e in Australia.
Nonostante l’allarme per la crescente epidemia mondiale, i principali esperti del settore sono fermamente convinti che il vaiolo delle scimmie non sfugge al controllo. Al contrario di quanto visto con il Covid, che ha costretto le nazioni a restrizioni economicamente paralizzanti.