Arriva la fine per le caldaie a gas? Sembra essere davvero così. Andiamo a vedere quando dovrebbe verificarsi lo stop e le conseguenze.
Le caldaie a gas sono uno dei prodotti ancora maggiormente usati. In moltissime case, infatti, si ha a disposizione tale dispositivo. La questione di salvaguardia ambientale va avanti e si cerca in ogni modo di correre ai ripari. A maggior ragione dopo gli ultimi avvenimenti mondiali.
Nel comitato Europeo non è solo la questione ambientale a tenere banco ma anche quello del gas. Soprattutto dopo l’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina. Si cerca, quindi, un modo per venir fuori dalla dipendenza del rifornimento del gas da parte del paese russo. Insomma, si cerca di correre ai ripari in maniera decisa.
Le manovre, quindi, sono già in essere e pare che ci sia già un data da cerchiare in rosso per quanto riguarda le caldaie a gas. Il progetto è stato presentato lo scorso 20 maggio a Bruxelles. Andiamo a vedere di cosa si tratta e quali indicazioni ci potrebbero essere a breve.
Il piano RePowerEu presentato dalla presidente Von der Leyen traccia la strada sull’eliminazione della vendita delle caldaie a gas per il 2029. Nel progetto non solo tale data ma anche un altro aspetto molto importante. Si tratta, secondo quanto riportato da Libero, dell’obbligo d’installare pannelli solari sui tetti, entro il 2025, di edifici pubblici e commerciali.
Tale progetto è sorto soprattutto per quanto si sta verificando in Ucraina. La volontà come spiegato in precedenza, è distaccarsi dal rifornimento che la Russia fornisce sul gas. Ad accompagnare tale decisione, però, è sempre l’aspetto che riguarda l’ambiente. Si vuole andare, infatti, in direzione di un’economica che deve essere sostenibile a livello ambientale. Da qui, l’idea di vietare dal 2029 in poi la vendita, in tutti gli Stati che fanno parte dell’Unione Europea, questi dispositivi.
Il progetto RePowerEu ha in mente di arrivare alla meta attraverso dei limiti di progettazione ecocompatibile abbastanza decisi. Progetto che ha come protagonista proprio i sistemi di riscaldamento. Il piano è da 300 miliardi di euro, 225 in finanziamenti e 75 come prestiti. Dal 2025, a questo proposito, ci sarà la graduale abolizione di caldaie a combustibile fossile. In sostituzione dovrebbero arrivare proprio i pannelli solari che saranno obbligatori. Un modo importante anche di creare un nuovo sistema ambientale specialmente nelle zone più popolate.
Da sottolineare che, almeno in Italia, le caldaie di questo tipo non vengono installate in abitazioni di nuova costruzione. Con queste indicazioni, si punta a sostituire tutti i dispositivi che, ormai, sono reputati obsoleti. Così da salvaguardare e potenziare la sicurezza energetica europea con i nuovi impianti.
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