Quando si guida un auto, specie se si hanno certe abitudini, il rischio multe può davvero essere molto alto: ma ecco cosa non fare.
Guidare in auto, soprattutto nelle grandi città, può essere senza alcun dubbio una questione di comodità e un vantaggio, ma porta anche a dover rispettare alcune regole. Regole che, di base, possono apparire come un qualcosa di semplice e di elementare, ma in realtà le violazioni sono costantemente all’ordine del giorno. Non a caso, spulciando statistiche e dati, ci si rende conto di come, alcuni comportamenti erronei, siano diventate delle vere e proprie abitudini.
Insomma, entrando nello specifico e nel dettaglio, diventa più che lecito, logico e normale chiedersi: quali sono quelli atteggiamenti che in macchina possono davvero costare caro? Le risposte finiscono davvero per riguardare tutti e per stimolare una sorta di vera e propria curiosità. E non potrebbe non essere così
Auto e multe, quali sono i comportamenti più rischiosi?
Sicuramente quando si parla di autostrada le problematiche e le questioni possono essere molteplici e di vario tipo, ma, soffermandoci su ambito meramente cittadino, non si può non fare riferimento e non pensare alla guida accompagnata dall’utilizzo del cellulare. Questa è infatti una delle principali, se non la primaria, fonte di distrazione quando si è al volante. Questo, va detto, è un qualcosa che riguarda soprattutto i più giovani, che hanno nel loro smartphone una sorta di vero e proprio inseparabile compagno della loro vita quotidiana. Le sanzioni per questo comportamento sono definite dal Codice della Strada e parlano di “un pagamento di una somma da euro 165 a euro 661. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio”.
Un’altra pessima abitudine è quella parcheggiare l’auto in divieto di sosta, per di più se questo è riservato ai disabili. E le multe, in questo caso, possono essere decisamente salate. Infatti si va da un minimo di 168 euro a 672 euro. Sanzioni, che, con l’ultima modifica del Codice della Strada, sono raddoppiate. In più è prevista la decurtazione di 6 punti dalla patente. Inoltre, stando a quanto detto, 17794 del 07/04/20172 della Corte di Cassazione, c’è il rischio che si possa finire nel penale. Questo perché potrebbero configurarsi gli estremi del reato di violenza privata.
Un altro aspetto da non sottovalutare, seppur abbia dei numeri inferiori, è quello che riguarda le infrazioni che riguardano la mancata precedenza ai pedoni sulle strisce pedonali. Non a caso le regole stabiliscono che “Quando il traffico non e’ regolato da agenti o da semafori, i conducenti devono dare la precedenza, rallentando gradualmente e fermandosi, ai pedoni che transitano sugli attraversamenti pedonali o si trovano nelle loro immediate prossimità”. In caso di violazione, la sanzione amministrativa può andare da 167 euro a 665.