Fiat, ecco come potrebbe essere una nuova Multipla (VIDEO)

La Fiat Multipla è stata un’auto che ha fatto scuola nel suo genere. Oggi potrebbe tornare in auge con un restyling davvero spettacolare.

La Fiat ha prodotto diverse vetture di dubbio gusto, ma nessuna spaccò la critica come la Multipla. Il monovolume fu ideato con una concezione particolare, ovvero predisporre due file di tre posti ciascuna. La moderna Multipla traeva origine dalla vecchia 600 Multipla del 1956. Sei posti, in poco più di tre metri e mezzo di lunghezza, che lasciarono tutti senza parole negli anni ’50.

Fiat Logo (Adobe Stock)
Fiat Logo (Adobe Stock)

La nuova Multipla fu esposta nel 1999 al Museum of Modern Art di New York. La vettura non era propriamente un’opera d’arte, ma lanciò uno stile di monovolume compatto che fece anche breccia nel cuore di migliaia di clienti interessati ad un’auto spaziosissima. Dopo l’esposizione al Salone di Francoforte del 1997, tanti altri marchi provarono ad imitare la Fiat con il lancio di vetture a sei posti.

L’auto sembrava uscita da un fumetto di Topolino. Le linee erano tondeggianti con un ampio portellone del bagagliaio. Il frontale, caratterizzato dallo scalino con due fanali tra cofano e parabrezza, risultava mastodontico. Le sospensioni anteriori erano delle classiche MacPherson, mentre le sospensioni posteriori erano a ruote indipendenti del tipo a bracci tirati. Una soluzione che consentì ai progettisti di guadagnare altro spazio nella zona posteriore dell’auto. Il monovolume era particolare anche nel disegno della plancia. Di sicuro la Multipla ridefinì il concetto di comfort con uno spazio immenso per i passeggeri.

In tanti la giudicarono una delle auto più brutte della casa italiana. La rivista TIME l’ha inserì addirittura tra le “50 peggiori automobili di tutti i tempi”. Se l’obiettivo era catturare l’interesse, la casa italiana ci riuscì alla grande, grazie ad un design eccentrico. Le motorizzazioni al lancio erano svariate. Il listino prevedeva un 1.6 16V con 103 CV, 4 cilindri in linea a benzina, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 12,6 secondi e 170 km/h di velocità massima. Il motore più brioso della gamma della Multipla era il 1.9 JTD 8V da 116 cavalli, uscito nel 2001, 4 cilindri in linea Diesel, che spingeva la vettura alla velocità massima di 176 km/h. L’auto impiegava 12,2 secondi per percorrere lo 0 a 100 km/h.

Il render della nuova Fiat Multipla

La Multipla ha spento 24 candeline con i suoi dettagli fuori dalle righe. Chiunque abbia visto passare in strada il grosso monovolume delle Fiat è rimasto per un attimo ad osservarla. La stravaganza del suo design riesce a fare clamore ancora oggi. Tutto sommato le 230.000 unità vendute testimoniano una discreta quantità di gente che ha scelto di possederla con orgoglio. Date una occhiata anche al restyling della nuova Alfa Romeo Stelvio.

Lo scorso anno la Multipla è tornata in auge sulle strade della Cina con il nome Zotye M300, prodotta localmente su licenza, anche nella configurazione E300 a propulsione full electric. La vettura è molto amata per le sue capacità di carico, presentando una capacità di 500 litri in soli 4090 mm di lunghezza. Il suo successo deve essere inquadrato anche per le sue caratteristiche di spazio. C’è chi non si cura delle forme particolari dell’auto, ma basa al sodo. In molti vorrebbero un restyling della Multipla e sul web è stato realizzato un render spettacolare.

Il video che osserverete in basso garantisce la possibilità di ammirare anche la facilità con la quale il designer costruisce le forme di un nuovo modello, partendo dalle dimensioni del precedente. Il video prodotto da SRK Designs crea delle forme molto innovative. I gruppi ottici sono quelli della nuova 500 elettrica, mentre quelli nella fascia superiore si sdoppiano lasciando spazio anche alle frecce. Una grossa griglia a nido d’ape arricchisce il frontale, così come è l’intera carrozzeria a risultare più armonica e aerodinamica.

I cerchioni riprendono quelli alla moda odierni. Addio ai grandissimi specchietti della versione del 1998, spazio ad elementi più all’avanguardia. Al passo con i tempi anche lo schermo interno dell’infotainment, diventato un elemento indispensabile nelle vetture moderne. Scompaiono anche le maniglie, ora nascoste nella portiera come in molte auto prestigiose. Tante idee interessanti del render potrebbero prendere forma in un nuovo monovolume futuristico della casa facente parte del Gruppo Stellantis.

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