Covid, attenzione alla “nebbia cerebrale”: può durare per varie settimane

Il Covid può essere spiacevole compagno di viaggio per lungo tempo. Anche dopo l’arrivo della negativizzazione può avere incidenza sulla memoria. Ecco a cosa stare attenti.

Da qualche anno, ormai, il mondo ha visto l’arrivo del Covid. Il virus ha gettato nella paura e nello sconforto tutta la popolazione mondiale. La pandemia ha avuto un impatto a dir poco devastante sulla salute mondiale. Non solo nel momento della positività ma anche dopo la negativizzazione. A tal proposito si è sempre più parlato di long covid. Sintomi che persistono anche quando il virus non è più presente nel paziente.

Sintomi long Covid
Fonte: AdobeStock

I sintomi possono essere vari e tutti, come possiamo immaginare, abbastanza fastidiosi. Il fastidio aumenta ancora di più quando si entra nel periodo del long covid. In quel momento sembra essere in un tunnel senza via di uscite. Per citarne alcuni sintomi che persistono nel tempo, possiamo avere dolori articolari e al petto, ansia, febbre e molto altro ancora. Insomma, la situazione è sempre da monitorare.

Un altro problema che sta sorgendo, secondo il SSN riportato dall’Express, è quello della memoria. Molti soggetti, infatti, che hanno avuto a che fare con il Covid hanno riscontrato una certa “nebbia cerebrale” nonostante si siano negativizzati. Cosa che li ha portati nel panico più totale. Andiamo a vedere, ora, per quale motivo si parla di “nebbia cerebrale”.

Covid, cos’è la “nebbia cerebrale”? Può resistere per settimane

I sintomi da Covid, quindi, possono durare anche dopo il Covid. In questo caso, si può verificare una “nebbia cerebrale” che può essere molto simile a quando c’è la privazione del sonno oppure si è sommersi dallo stress. In questo caso, però, non si tratta di demenza o che ci sia un danno al cervello. Tutto è innescato proprio dal virus e serve tempo per smaltire anche i sintomi del long Covid.

Questo termine, inoltre, non è medico ma viene utilizzato per descrivere altri sintomi come l’esser confusi, più lenti del solito e scarsa concentrazione. Di certo, però, dalla “nebbia cerebrale” si guarisce. Di solito, le persone si riprendono dopo qualche tempo. Durante la guarigione, però, i sintomi possono avere una mutazione e cambiare nel tempo. La “nebbia cerebrale” è un tassello comune del long covid.

Come abbiamo visto, tale “nebbia” viene innescata da ansia, affaticamento e umore basso. Tutti fattori che porta con se il Covid. Per questo motivo, la sua fuoriuscita è abbastanza comune. Anche se, come detto, con il tempo svanisce anche questa sensazione. Anche se, il consulto con il medico di fiducia è obbligatorio.

Ricordiamo che tutte le informazioni sono a scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su testate di riferimento. Per tal motivo non tendono minimamente a sostituirsi a pareri degli esperti. Il consulto medico o dallo specialista deve avvenire obbligatoriamente in caso di sintomi. Tali articoli non hanno la pretesa di essere considerati come diagnosi o tentano di formulare trattamenti.

Gestione cookie