Le truffe al bancomat sono sempre varie. In questo caso, il sistema era davvero molto particolare. Ecco cosa è accaduto a Cozzo.
Quando ci rechiamo al bancomat non possiamo stare tranquilli. Nel corso del tempo abbiamo sentito tantissime storie di truffe al bancomat. Momenti che arrivano in maniera velocissima portando il povero malcapitato ad essere inerme di fronte al fatto accaduto. Per questo motivo, bisogna sempre prestare attenzione.
Il fenomeno del “cash trapping” è in grande aumento. Per tal motivo, sempre più persone sono turbate dal fare anche un semplice prelievo agli sportelli autorizzati. Sanno che il pericolo è dietro l’angolo e che, spesso, non possono fare molto per evitare conseguenze abbastanza pesanti.
Il caso che sta facendo discutere è avvenuto allo sportello bancomat di Cozzo. Come detto, tutto avveniva in maniera rapidissima con una tecnica davvero inaspettata. La tecnica della “forchetta” allo sportello ha causato gravi perdite a chi andava a prelevare. Andiamo a vedere cosa è successo e i dettagli di una tecnica a cui stare attenti.
Bancomat, truffa della “forchetta”: arrestato 24enne
Lo scorso 31 marzo, una coppia di Candia Lomellina era in procinto di fare un prelievo. I due, però, si sono accorti che lo sportello non aveva erogato la cifra richiesta. Dopo qualche attimo di perplessità, si sono accorti di un particolare dispositivo installato. Così hanno subito fatto rapporto ai Carabinieri della zona. Dopo pochi giorni, il 6 aprile, come riportato dal sito primapavia.it, gli agenti avevano notato un’altra “forchetta” nel medesimo bancomat. Tale marchingegno non permetteva ai soldi di uscire dall’apposita apertura.
Vedendo questa strana situazione, gli agenti hanno attenzionato quello sportello. Il 20 aprile, durante un servizio di pattuglia, hanno notato un’altra “forchetta” nel bancomat. Così, tramite l’osservazione a distanza, hanno colto sul fatto il 24enne moldavo, residente a Modigliana, zona Forlì-Cesena. Il ragazzo era intento a recuperare il dispositivo e le banconote “incastrate” al suo interno. Il 24enne non era da solo ma insieme ad un complice che è riuscito a scappare dato che attendeva in auto l’arrivo del complice.
Il ragazzo è stato arrestato con l’accusa di truffa aggravata in concorso. Nel frattempo, come riporta informatorevigevanese, il giudice monocratico del Tribunale di Pavia ha convalidato l’arresto con il procedimento rinviato al 23 maggio. Per il 24, invece, c’è l’obbligo di dimora nel Comune di appartenenza. La situazione, insomma, è ancora in essere dato che con lui c’era un complice. Ora, i vari consumatori staranno molto attenti quando faranno un prelievo. Il “cash trapping” è sempre in aumento e non può essere di certo sottovalutato.