Bolletta luce e gas, un aiuto al risparmio: I 3 trucchi da non dimenticare

L’aumento della bolletta di luce e gas continua a preoccupare. Vari i modi per risparmiare ma occhio a queste 3 informazioni. Sono cruciali.

I recenti aumenti stanno preoccupando non poco i cittadini italiani. La gestione delle risorse familiare non è affatto facile e si è costantemente con l’acqua alla gola. In questo senso, non aiutano le varie bollette. La bolletta della luce e del gas, infatti, stanno diventando un problema sempre più serio. Ma potrebbero esserci 3 informazioni davvero utili.

Bolletta luce e gas
Fonte immagine: AdobeStock

Con gli aumenti in bolletta non si può fare altro che razionalizzare il consumo. Andare ad agire su quelle situazioni che possono permettere una sorta di risparmio. Anche se, come possiamo immaginare, non è sempre facile. Soprattutto per chi lavora da casa dato che il consumo non può che essere attivo.

Ci sono vari modi per poter risparmiare. Una di questi, ad esempio, è il rimborso bollette disponibile fino al 31 maggio. In questo caso, invece, andremo a parlare di 3 informazioni che possono risultare davvero cruciali. Conoscerle può permettere ai consumatori di sapere come agire. Andiamo, quindi, a far luce su alcune postille presenti in bolletta. La loro conoscenza potrebbe davvero aiutarci.

Bolletta luce e gas, 3 informazioni fondamentali: i dettagli

Di solito, quando riceviamo le bollette ci sono diversi fogli. In prima battuta, nella seconda pagina, possiamo vedere di che tipo è il consumo accreditato. In molti casi, infatti, si parla di consumi stimati e non effettivi. L’importo che andiamo a pagare, in caso di basso utilizzo, potrebbe essere superiore di quanto ci si aspettava. Tale differenza, però, non cade nel vuoto. Il riaccredito avviene in futuro e sotto forma compensativa.

La seconda informazione è quella dell’applicazione di un profilo contrattuale diverso. Un esempio in questo caso è quello di un utente “residente”. Questo non deve pagare per i primi 150 chilowatt orari al mese. Ad un’unica condizione, però, che è quella di un contatore con potenza di massimo 3 chilowatt. Mentre i non residenti devono pagare oneri fissi. Cosa che porta ad aumentare la spesa annuale anche se la cifra si suddivide in varie bollette.

In ultima battuta, si parla di un aspetto giuridico. Dopo due anni, il credito che vanta l’azienda che fornisce il servizio risulta non esigibile. Nel caso vedessimo una somma far riferimento a due anni prima, sarebbe possibile fare reclamo. Infatti, dopo tale data il diritto alla corresponsione dell’importo va in prescrizione. Cosa che porterebbe il consumatore a non dover versare nessuna cifra. Insomma, anche queste situazioni possono permettersi di avere una maggior consapevolezza sul discorso delle bollette. Occhio, quindi, che tali informazioni potrebbero evitare spiacevoli sorprese.

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