L’auto di Sant’Agata Bolognese è stata lasciata per anni ad invecchiare sotto strati di ruggine e polvere. I tecnici dell’officina AMMO NYC hanno rimessa a nuovo una Lamborghini Countach.
Possedere una Lamborghini è il sogno di tanti appassionati di supercar. Frank Sinatra una volta disse: “Acquisti una Ferrari quando vuoi essere qualcuno. Acquisti una Lamborghini quando sei qualcuno”. Le vetture di Sant’Agata Bolognese hanno fatto la storia con il loro design estremo, fatto di linee taglienti e futuristiche. Avere nel proprio garage una Countach poi è una fortuna rara. Per acquistare oggi l’iconico modello, disegnato Marcello Gandini, occorrono 400-500 mila euro.
C’è chi è baciato dalla fortuna e possiede una Countach senza valorizzare un autentico patrimonio. Impolverata e sporca, quasi come se fosse abbandonata, la vettura protagonista del video riprenderà vita. L’antico splendore ha richiesto, però, un lavoro enorme. La supercar è annerita da anni di noncuranza. I tecnici sono costretti ad un lavoro scrupoloso, prima degli esterni, ma anche di tutti i componenti originali del gioiello.
La prima generazione della Countach fu chiamata LP400. L’impatto fu come se all’improvviso fosse scesa un’astronave da un altro pianeta. Dalla matita del designer italiano, Marcello Gandini, erano nate la Miura, e, nel 1968, la show car Alfa Romeo Carabo. Quest’ultima aveva diversi lati in comune con la futura Countach. Di certo, in occasione del Salone dell’automobile di Ginevra del 1971, in pochi erano preparati a posare gli occhi sulla “dream car” di Sant’Agata Bolognese.
ll car wash della Lamborghini degli anni Ottanta
La prima versione di produzione era dotata del motore da 3.929 cm³ della Miura. LP stava per la posizione dello stesso, longitudinale posteriore, mentre 400 indicava la cilindrata del motore. L’auto era spinta da 375-385 CV DIN (280-287kW) a 8.000 giri al minuto. La velocità massima dichiarata era di 315 km/h. Le performance sono strepitose oggi, immaginatevi all’epoca. Magari il proprietario l’ha tenuta al sicuro, evitando di fare un disastro alla guida come il proprietario di questa splendida Ferrari.
L’importanza storica della Countach si è vista nelle generazioni successive. La Diablo, la Murcielago e la Aventador sono delle evoluzioni stilistiche basate sulla prima LP400. La casa, a partire dal 1998, è interamente posseduta dalla tedesca Audi (gruppo VW). Il passaggio è stato epocale perché oltre che avveniristica, la gamma Lamborghini si è potuta allargare con modelli differenti come la Urus. Quest’ultima, nel suo segmento, ha stravolto paradigmi e inaugurato un genere.
La Countach fu prodotta fino al 1990, praticamente vent’anni di vendite. Un successo che rafforzò l’immagine mitica del marchio fondato da Ferruccio Lamborghini. La vettura fu, particolarmente, apprezzata negli Stati Uniti. Le linee vistose e le prestazioni da urlo attirarono l’interesse di clienti esigenti d’oltreoceano. La Countach LP400 percorreva lo 0 a 100 in 5,4 secondi, un fulmine. Negli anni fu perfezionata a livello di componentistica, esaltando le prestazioni anche in curva.
La Countach è tra le auto più ricercate dai collezionisti. La Lambo nel video in basso è rimasta per 20 anni sotto la polvere. Larry Kosilla di AMMO NYC è intervenuto per riportare all’antico splendore il modello. Nel video apprezzerete i tanti passaggi che richiede la pulizia della supercar. L’abitacolo è assolutamente un disastro, pieno di foglie e sporcizia. Nella prima parte del video c’è da star male a osservare in che stato si trova la vettura, ma per il risultato finale vale la pena soffrire.