L’Autobianchi ha scritto la storia, riuscendo a far innamorare milioni di italiani dei suoi modelli. L’elaborazione grafica di Tommaso D’amico svela le linee di una nuova Lancia A112.
L’Autobianchi è una casa storica che con la Bianchina, la A112 e la Y10 si è fatta apprezzare e notare per decenni. L’A112 era un’auto compatta, agile e dalla grande personalità che in Italia riscosse un successo clamoroso. A quell’epoca, anche in un questo segmento, eravamo al top, riuscendo ad attirare l’interesse per interpretazioni stilistiche uniche. L’Autobianchi fu in grado addirittura di contrastare il successo della Mini che spopolava senza rivali all’altezza.
L’A112 fu presentata al Salone di Torino nell’ottobre del 1969 e qualche mese dopo fu commercializzata per la felicità degli italiani. Il papà del progetto fu l’ingegnere Dante Giacosa che voleva una vettura dalle piccole dimensioni, perfetta per le città nostrane e che risultasse anche innovativa sul piano stilistico. Successivamente nacque anche la versione sportiva Abarth, presentata con una livrea rossa che addirittura raggiungeva, nella prima serie, i 58 cavalli.
La versione pepata dello scorpione rappresentava un sogno per i giovani dell’epoca. Le linee aggressive con contrasti cromatici racing fecero scuola. La cavalleria del motore, tanti all’epoca per un’auto molto leggera, la rendevano particolarmente scattante. L’auto era 3,23 m di lunghezza e a secco pesava soltanto 640 kg. La vettura fu aggiornata con diversi allestimenti tra cui la versione Elegant con una livrea bicolore ed una serie di restyling.
Un’auto piccola e divertente che metteva in mostra dei gruppi ottici anteriori con una doppia gobba che fece scuola. Perfetta anche per qualche gita fuori porta, l’A112 presentava un pratico portellone per dei borsoni. Il look era semplice, ma era capace di far impazzire i giovani, soprattutto nella versione Abarth. Il motore 58 CV progettato da Carlo Abarth dava una bella spinta alla piccola Autobianchi, che con la terza serie, fu dotata addirittura di 70 cavalli.
L’A112 base sotto il cofano aveva un motore 903 di cilindrata, conosciuto come FIAT 100 con 44 CV, un quattro cilindri in linea con albero a camme laterale che spingeva l’auto a 135 km/h di velocità massima. Immaginate di andare in quarta a quella velocità su una vettura così leggera, solo dopo arrivò il cambio a cinque marce. Il prezzo dell’epoca era di poco inferiore a 900.000 lire ma con gli optional si raggiungeva, tranquillamente, il milione di lire. Oggi l’A112 dell’epoca vale tra i 2000 e 3.000 €, mentre quella Abarth la si può trovare intorno ai 15.000 euro.
L’iconica vettura dell’epoca è stata rivisitata in un rendering spettacolare dal designer Tommaso D’Amico. Sarebbe interessante se la vettura italiana riprendesse vita, ad un costo accessibile, in una versione moderna. Nonostante il lungo periodo trascorso molti italiani conservano ancora un ottimo ricordo della vettura dell’epoca. Tommaso D’Amico ha preso spunto dal modello originale, come vedrete nel video in basso, pensando ad un’auto stilosa ed elegante.
L’Autobianchi è nata a Milano da Giuseppe Bianchi nel 1955 e fu poi ceduta nel 1968 alla Fiat. Oltre all’A111 e la A112, la Bianchina ebbe un clamoroso impatto con 300.000 esemplari venduti, anche grazie all’immagine che riuscì a conferirle il ragionier Ugo Fantozzi, personaggio cinematografico interpretato da Paolo Villaggio. L’ultimo successo della casa meneghina fu la Y10. Per tale motivo la nuova A112 potrebbe essere commercializzata sotto il marchio Lancia, facente parte del Gruppo Stellantis, nato dalla fusione tra PSA e FCA. Non a caso lo slogan dell’epoca era «Autobianchi è una firma Lancia».
Riproporre un modello del genere rappresenterebbe una rivoluzione anche per il quarto costruttore al mondo e darebbe un’immagine positiva al marchio. Il sapore storico della precedente A112 è visibile nel progetto di Tommaso D’Amico. Quest’ultimo ripropone la vettura con delle dimensioni, ovviamente, maggiorate rispetto a quella dell’epoca. Il concept è stato rivisto nella sua interezza, prevedendo dei materiali e tecnologie all’avanguardia. Si tratterebbe di un’auto moderna, rientrante nel segmento B, con un sistema di infotainment di ultima generazione.
A livello di motorizzazione la vettura è pensata con un motore 1.3 Turbo AT da 140 cavalli, ma potrebbe arrivare anche in versione 100% elettrica in un prossimo futuro. L’auto propone cinque porte, le dimensioni sono completamente diverse, per rispondere anche i moderni sistemi di sicurezza. Potrebbe fare al caso di molte famiglie italiane che cercano una vettura del segmento B con una certa vivacità nelle performance.
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