Sergio Caputo è uno dei protagonisti della musica jazz italiana. Sul suo privato si conosce poco. Ma sua moglie è una presenza importante nella sua vita.
Gli appassionati di musica sapranno certamente l’importanza di Sergio Caputo. I generi esplorati dall’artisti sono stati vari. Dai classici Jazz e Swing fino ad arrivare al Jazz-pop, pop-jazz e pop latino. Da come possiamo capire, un musicista che ha svariato davvero tanto.
Il suo esordio è datato 1978 con un 45 giri da titolo “Libertà dove sei/Giorni di festa”. Il successo, però, arriva negli anni Ottanta, precisamente nel 1983 con l’album “Un sabato italiano“. L’album ha luce tramite 8 video per la trasmissione RAI “Mister Fantasy”. La trasmissione è condotta da Carlo Massarini che definisce Sergio Caputo come “un cantautore innovativo”. Il grande successo porta tantissime richieste di live. Le tante richieste conducono alla necessita di essere accompagnato da una band nei vari concerti.
La sua carriera, dunque, è di altissimo profilo. Ma di alto rango è anche la sua vita privata. Il musicista è sposato da lungo tempo con Cristina Zatti. La donna non solo è compagna di vita ma ha anche inciso in alcune situazioni musicali. Possiamo dire che, per Sergio Caputo, è un’importantissima presenza. Ora scopriamo di più su di loro.
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Chi è Cristina Zatti, moglie di Sergio Caputo?
Da premettere come il musicista tenga molto alla privacy. Infatti si hanno pochissime informazioni sulla moglie Cristina Zatti. Quello che possiamo affermare è che la presenza della Zatti nella vita di Sergio Caputo è importantissima. Non solo nel privato ma anche nella musica. Soprattutto sul lavoro chiamato “Pop, jazz and love“. Album da 10 inediti con una copertina speciale. Nell’immagine, c’era una donna che usciva dalla doccia, sorridente e con un asciugamano avvolto in testa. Il cantautore spiegò che quella donna era proprio la moglie Cristina.
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La moglie è stata anche produttrice esecutiva del disco. C’è anche la canzone “Cristina“, chiaro riferimento alla moglie, realizzata in modo particolare. Le percussioni, infatti, sono realizzate con un pentolino, una grattugia e una forchetta. Questo fa capire come non ci si fermi al classico dualismo tra digitale e analogico. In ultima battuta, Cristina Zatti ha anche realizzato un singolo dal titolo “Italiana“. Come vediamo, un rapporto con un valore davvero inestimabile. Sia dal punto di vista privato sia sotto il profilo musicale.