Avete intenzione di degustare i piatti nel ristorante di Simone Rugiati? Ecco quanto costa una cena nel locale dello chef italiano.
Negli ultimi anni abbiamo visto tantissimi chef e food blogger diventare molto popolari. Uno di questi esempi è Benedetta Rossi che in poco tempo è diventata una vera e propria cooking star. Tra gli chef che hanno avuto una grande notorietà troviamo Simone Rugiati che in poco tempo è diventato un vero e proprio personaggio televisivo.
Il cuoco italiano ha già una lunga carriera televisiva alle spalle. Uno degli ultimi programmi di successo è Cuochi e fiamme trasmessa su La7, dove lui è il conduttore. Nel tavolo dei giudici del programma passano diversi personaggi noti come Csaba Della Zorza e Barù, quest’ultimo new entry al GF Vip.
Il “sex symbol della cucina italiana” inoltre vanta anche altre partecipazioni in programmi televisivi che non c’entrano nulla con le ricette. Infatti è stato uno dei naufraghi di Simona Ventura nel reality show L’Isola dei Famosi. Ma vediamo quanto costa una cena al suo ristorante.
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Simone Rugiati, quanto costa una cena al ristorante Food Loft
La svolta per la carriera di Simone è arrivata nel 2010 quando la rete La7 ha deciso di affidargli la conduzione di Cuochi e Fiamme. Nel programma ottiene una grande risonanza di pubblico, dove tantissime persone hanno deciso di conoscere e provare il suo ristorante.
Anche tu vuoi provare qualche piatto di Rugiati? Ecco quello che devi sapere. Lo chef italiano ha un ristorante chiamato Food Loft a Milano, precisamente in via Luca Signorelli n.9. Un localo di 350 mq interamente dedicati al cibo, dove fare un’esperienza culinaria totale.
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Come possiamo vedere dal sito, ci sono diversi menù che vanno dai primi ai dessert, dove poter scegliere in piena libertà. Il menù alla carta ha un costo base di 70 euro, escluse le bevande. È possibile ordinare anche un menù vegetariano o vegano. Sul blog leggiamo: “Le mie keyword in cucina sono: stagionalità, tracciabilità e km zero. Per questo cerco di portare in tavola sempre prodotti biologici italiani provenienti da colture sostenibili”.