Ci sono tante agevolazioni per le persone disabili e i familiari. La legge 104 agisce proprio in questo senso. Ma occhio ai permessi, potrebbero costare caro.
La nostra legislazione da tanto sostegno a persone in gravissima difficoltà. La legge 104 serve proprio sia per il diretto interessato sia per i familiari. Tra le tante agevolazioni che possiamo segnalare c’è quella dell’acquisto di un auto usata. Insomma, come vediamo, lo Stato fa davvero di tutto per dare quanto più sostegno possibile.
Nel discorso rientrano anche i familiari e i soggetti che se ne prendono cura. Per loro ci sono i famosi permessi che permettono di dedicare del tempo all’assistenza del disabile. Questi, però, devono essere usati in maniera idonea per evitare qualsiasi tipo di problema. Anche in questo caso, in presenza di violazione dei permessi, possono scattare pesanti sanzioni. Andiamo a vedere nel dettaglio sia le sanzioni sia a cosa stare attenti.
INPS, 850 euro per familiari e titolari di legge 104: serve questa documentazione
Legge 104, attenzione ai permessi: possibili sanzioni in caso di errori
I permessi, dunque, servono proprio ai familiari a poter fornire assistenza al soggetto disabile. Ma bisogna attenzione a non utilizzarli per altri scopi. L’abuso potrebbe davvero costare caro. Una sanzione da tenere in considerazione, come riportato da proiezionidiborsa, è quella del licenziamento per giusta causa. Sanzione che è stata confermata anche dalla Cassazione. Questo perché vengono a cadere tutti i principi di buona fede e correttezza.
Altro rischio è quello di un procedimento penale per reato di indebita percezione di erogazione ai danni dello Stato. Tale scenario può verificarsi in caso si noti che le ore di permesso siano utilizzate in maniera diversa dall’assistenza della persona con handicap. Questo comportamento sarebbe punti penalmente perché risulterebbe come una sorta di frode. Infine, ci possono essere anche delle pesanti multe.
Legge 104, occhio all’agevolazione economica che non tutti conoscono
Ricordiamo che il beneficio parte dall’INPS ed è anticipato dal datore di lavoro nella busta paga. Oltre alle possibili sanzioni, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale può richiedere la cifra erogata. Tale richiesta va al di là di tutte le sanzioni precedentemente descritte.