Vincere al Lotto è il sogno di molti, un operaio aveva raggiunto questo obiettivo. Ma la sua vincita diventa un caso. Oggi l’argomento si discute in tribunale.
Il gioco del Lotto e del Superenalotto è praticato da tantissime persone. Molte sono alla ricerca della vincita che gli stravolga la vita. Come ben sappiamo, tale evento colpisce poche persone. Ma ci sono delle vincite da non sottovalutare. Quelle che non cambiano una vita ma che permettono di avere una bella soddisfazione.
Ed è era proprio questo quanto capitato ad un operaio 39enne del vicentino. L’uomo giocava al Lotto ma era oggetto di scherno da parte di colleghi e di qualcuno in famiglia. Per questo motivo, non portava mai a casa le giocate ma le teneva nel suo armadietto a lavoro. Questo è un caso che risale al gennaio 2018. Proprio in un sabato di quel mese scoprì di aver vinto ben 12.400 euro.
Una grande soddisfazione per lui e soprattutto nei confronti di chi non ci credeva. Ma tale vincita è finita in tribunale. Il reato denunciato è quello di furto. La dinamica della scomparsa del biglietto vincente è davvero paradossale. La denuncia ha colpito un suo collega. Vediamo cosa accade.
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I colleghi, una volta venuti a conoscenza della vincita, decisero di fare uno scherzo. L’accusato si è presentato il lunedì mattina e avrebbe riempito l’armadietto di bottiglie di plastica. Il vincitore, aprendo l’armadietto, vide le bottigliette cadere addosso e rise con gli altri. C’era anche un biglietto con scritto “ricordati dei tuoi colleghi“. Dopo una risata generale, l’operaio notò l’assenza del biglietto vincente. Il suo primo pensiero, come riportato da ilgiornaledivicenza.it, fu quello di uno scherzo. Ma dopo aver parlato coi colleghi, il biglietto vincente non venne fuori.
Così sono partite le indagini e, dalle telecamere, si è visto solo una persona quella mattina avvicinarsi all’armadietto. La perquisizione successiva, però, non ha dato esiti. Il biglietto ancora non si trovava. Ma il vincitore ha deciso, comunque, di portare in tribunale il collega. L’imputato, però, ha sempre dichiarato la sua innocenza e quella mattina aveva solo fatto uno scherzo. Cosa dimostrata dal fatto che la giocata non è mai stata riscossa.
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Le indagini sono andate avanti e il tutto si sta discutendo in tribunale. La procura, come riportato da ilgiornaledivicenza, aveva ritenuto certificata l’accusa. Così ha ottenuto un decreto penale e richiesto una condanna molto pesante. L’imputato, naturalmente, si è opposto. Della questione se ne riparlerà all’inizio del 2022 e vedremo come finirà questo caso iniziato nel gennaio 2018.