La sfida tra panettone e pandoro è ormai storica. Una sfida avvalorata negli ultimi anni dalle forme artigianali e gourmet. Ecco la top 10.
Non è natale senza i due dolci più rappresentativi di questo periodo. Ogni anno parte la sfida tra panettone e pandoro. Battaglia che non vede in campo solo la scelta dei consumatori ma anche chi li produce. Spesso si acquistano al supermercato ma con l’evoluzione della cucina si hanno prodotti di primissima qualità.
Da una parte abbiamo il Pandoro con la sua iconica forma. Questo è nato a Verona e, negli ultimi anni, si è completamente riscoperto. Non solo nella sua forma originale ma anche in alcune reinterpretazioni davvero di qualità. Uno dei vantaggi del pandoro è che si può accompagnare a varie creme. Cosa che al panettone risulta più difficile fare.
Dall’altra parte della riva troviamo il Panettone, per molti, la stella polare del dolce di Natale. Negli ultimi anni, in ogni zona di Italia viene fornita una propria versione. Come possiamo immaginare, ci sono tantissime versioni. Un consiglio è quello di mangiarlo con una temperatura di circa 25 gradi. Ora andiamo a vedere le classifiche che riguardano panettoni e pandori stilata da La Repubblica.
Panettoni e supermercato, i migliori a confronto: la classifica
Panettone e pandoro: le classifiche
Andiamo adesso a vedere le classifiche che riguardano panettone e pandoro stilata da La Repubblica. Ci saranno nomi davvero di primo piano che, chi ha passione per questi due prodotti, saranno conosciuti sicuramente.
- Vincenzo Tiri: il suo panettone è tra i più apprezzati all’estero. Ha ben tre lievitazioni per un prodotto sublime;
- Salvatore De Riso: un suo panettone vinse il “Panettone World Champioship”;
- Maurizio Bonanomi: con lui si trova il panettone originale milanese. Sopra ogni cosa dominano miele e burro;
- Daniele Lorenzetti: prodotto nella casa del pandoro. La pasta è profumata ed elastica;
- Claudio Gatti: 36 ore di lavorazione e pochi grassi. Ottimo per chi vuole gustarsi il panettone ma mantenendo la linea;
- Matteo Cunsolo: non solo prodotto tradizionale ma anche quello solidale. Infatti, la metà del ricavato è girato ad una Onlus;
- Il Forno Brisa: Una delle scoperte di quest’anno. Il loro motto è “Pasta madre is not a Crime”;
- Carmen Vecchione: qui la scelta si divide tra il tradizionale e quello in PanRamata. Una scelta ardua ma che non nega l’assaggio di entrambi;
- Grazia Mazzali: Propone il dolce con “L’anello del Po'” e i salati con “La pepita del Po” e il “Cortigiano;
- Aniello di Caprio: La perla è il “Felix”. Un panettone impastato con burro di bufala. Il tutto arricchito dalle albicocche “pellecchielle”.
Panettoni, quanto costano quelli di Antonino Cannavacciuolo?
Ora passiamo allora top 10 dei pandori.
- Giancarlo Perbellini: Il suo pandoro è per gli amanti della tradizione. Non solo nel prodotto finale ma anche nella sua lievitazione;
- Forno Follador: Un prodotto molto equilibrato. Rappresentato da un colore dorato e una fine crostra all’esterno;
- Olivieri 1882: Un pandoro ricco ma allo stesso tempo leggero;
- Iginio Massari: Un composto soffice con una crosta saporita che ben si abbina con l’interno;
- Pand’Oro Alajmo: anche qui troviamo una soluzione tradizionale. Anche se c’è un solo tuorlo d’uovo. Non contiene additivi. Per questo motivo ha una scadenza breve, di soli due mesi;
- Infermentum: un prodotto realizzato da una lavorazione di 42 ore. Il Monte Nuvola ha un impasto fine e soffice;
- Renato Bosco: un incontro tra tradizione e contemporaneità;
- Pasticceria Perbellini: prodotto tradizione avvolto in un incarto fatto a mano con marchio dell’antica Ofelleria;
- Pasticceria Flego: grande equilibrio di sapori legando sempre con la tradizione;
- Cremeria Capolinea: edizione limitata di un prodotto che segue la tradizione e una lievitazione di 24 ore.