Tenere la caldaia accesa costantemente o spegnerla di notte, quale soluzione porterebbe al risparmio? Pro e contro, i dettagli
Quando si parla di argomenti importanti come quelli inerenti al riscaldamento, ma in generale legati alle voci che hanno a che fare con la gestione della casa, l’attenzione di tutti è sempre molto alta, a maggior ragione se associati a punti quali consumi, costi in bolletta e risparmio: conviene spegnere la caldaia di notte o tenerla accesa?
È una domanda spesso ricorrente che in molti si pongono, dubbiosi in merito al fatto che lasciare accesa la caldaia oppure spegnerla e riaccenderla in determinati momenti, sia più o meno conveniente dal punto di vista dei costi.
Proprio a tal proposito, come si può leggere sul sito luce-gas.it, vi sono due scuole di pensiero diverse e cioè sostenitori dell’una e dell’altra opzione, ciascuna con tesi, motivazioni, vantaggi e svantaggi relativi.
Ma ecco di che cosa si tratta nello specifico.
Caldaia e riscaldamento, spegnerla o tenerla accesa per risparmiare?
Si tratta dunque di un aspetto rilevante, quello inerente al riscaldamento e alla caldaia, con domande ricorrenti in merito a quali sia l’opzione più vantaggiosa per risparmiare e ridurre i costi in bolletta, spegnendola oppure lasciandola accesa.
Come detto e come sottolineato sul sito luce-gas.it, vi sarebbero tesi a confronto, con chi sosterrebbe la tesi di lasciarla accesa per più tempo possibile, ma al minimo, e chi invece preterirebbe spegnerla durante la maggior parte della giornata.
Businessonline.it spiega che spegnerla di notte o quando si è fuori non sarebbe troppo conveniente poiché accendere una caldaia in un ambiente freddo richiederebbe un consumo di gas ed un conseguente sforzo della caldaia elevato, poiché trovando un ambiente freddo in cui lo strumento è stato spento a lungo, dovrebbe restare accesa per un bel po’ al fine di alzare la temperatura stessa.
Si legge inoltre su businessonline.it che l’accensione e lo spegnimento della caldaia a seconda dei momenti della giornata e di notte comporterebbe uno sforzo della caldaia e relativi aumenti dei consumi e al contempo vi sarebbe una continua sollecitazione i componenti interni con eventuali, si legge, usure e deterioramenti e quindi ipotetici interventi da parte di tecnici specializzati relativi alla manutenzione.
Al contrario, si legge ancora, si otterrebbe maggior efficienza energetica e meno sollecitazioni e sforzi del sistema.
Caldaia e risparmio, le due tesi a confronto
Su luce-gas.it si approfondiscono entrambe le tesi. Rispetto al lasciarla accesa e alla relativa scuola di pensiero, si legge che lasciarla acceso il più possibile, al minimo, comporterebbe un risparmio poiché la regolazione relativa alla fornitura di acqua e temperatura più bassa renderebbe di più rispetto ad un funzionamento ad alta temperatura.
In merito all’altra tesi, quindi rispetto allo spegnerla o lasciarla al minimo nelle ore in cui non si è in casa o di notte, si legge che questa sarebbe la scelta preferita dai più, andando poi ad alzare la temperatura nei momenti in cui si è presenti in casa.
Anche in questo caso vi sarebbero dei vantaggi, si legge, supportati dal fatto che la differenza di temperatura interna/esterna meno marcata ridurrebbe le dispersioni di calore dell’abitazione verso l’esterno.
In ogni caso ed a prescindere da tutto è opportuno ed importante, quando si parla di strumenti da utilizzare in casa, agire nella massima sicurezza e con cautela, consultando la guida e il manuale di istruzioni e chiedere sempre consiglio agli esperti, ai tecnici competenti e al personale specializzato onde evitare eventuali rischi, danni ed incidenti.
Riguardo i freddo, è possibile inoltre consultare la “Guida per la prevenzione” – “Come proteggersi del freddo” presente sul Sito del Ministero della Salute, dove vi sono alcuni utili e preziosi consigli su diversi aspetti relativi al freddo.
Tra questi, anche la sezione riservata ai “Valori ottimali del microclima domestico” e alle operazioni a cui stare attenti e da svolgere in casa.