Nella scelta di un nome da dare non c’è massima libertà. Ci sono dei paletti importanti e si rischia di cadere nell’illecito. Ecco cosa dice la legge.
Ci sono vari paletti nella scelta di un nome. I genitori si trovano a dover rispettare delle regole precise. Insomma, il momento, per alcuni, non è semplice per la difficoltà di scelta. A questa si aggiunge anche il fatto che alcuni nomi sono completamente banditi.
Non a caso, all’anagrafe quando un nome non è consentito si consiglia di passare alla seconda opzione. Secondo quanto riportato dal sito laleggepertutti, ci sono tante situazioni da tenere in considerazione nella scelto di un nome. Andremo a vedere, dunque, i nomi dei parenti, personaggi storici, quelli del cinema e della letteratura. Oltre ad abbinamenti poco degni.
Nome dei parenti
Da precisare come in Italia, molto spesso, ci sia solo un cognome. Le persone che hanno più cognomi o sono nobili o acquisiscono il cognome ma mantenendo il proprio. La prima cosa vietata, qui per un motivo di confusione, è mettere il cognome al posto del nome. Un altro divieto è quello di chiamare il figlio come il padre o un fratello. Stessa cosa per una figlia con il nome della sorella o della madre.
Neanche la dicitura, tanto usata in Sudamerica, “Junior” è permessa. Non si potrà in alcun modo confermarla e servirà un’alternativa. Vietati anche chiamare il bambino con nomi prevalentemente femminile e viceversa. Andrea è solo una rara eccezione. Solo in un caso è accettabile quando ci sono due nomi. Ad esempio, Gian Maria.
Personaggi storici, della letteratura e del cinema
Qui il discorso è molto semplice. Al di là delle idee personali, non si può obbligare l’anagrafe a bandire certi personaggi storici. Per questo motivo sono vietati i riferimento ad alcuni personaggi. Ad esempio, Adolf Hitler o Benito Mussolini e così via. Queste combinazioni sono assolutamente vietate.
Discorso analogo anche per cinema e letteratura. Tanti sono i personaggi da poter citare. Da Hannibal Lecter, Stanis Larochelle fino ad arrivare a Madame Butterfly e Moby Dick. Ce ne sarebbero anche molti altri ancora. Una lista lunghissima. Magari questi personaggi, con le loro opere, hanno caratterizzato periodo particolari delle persone. Ma sono completamente vietati.
Abbinamenti e nomi poco degni
In questo caso possono essere scelti dei nomi che, insieme, al cognome possono creare qualche problema. Ad esempio, uno storico in questo caso è Perla Miseria. In caso di presentazione all’anagrafe, quest’ultima può respingere l’abbinamento. Inoltre c’è anche la possibilità di cambiare generalità in futuro.
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Banditi anche nomi che possono che possono richiamare ingiurie, disgrazie, handicap o un soprannome. In ultima analisi, si possono dare un massimo di tre nomi. Il numero è sufficiente anche perché, nella quasi totalità dei casi, si utilizzerà solo uno.