L’ex pilota della Yamaha, Valentino Rossi, dovrà rinunciare ad un suo sogno che aveva manifestato, espressamente, nel suo ultimo weekend di MotoGP.
Un uomo come Valentino Rossi può permettersi di acquistare più o meno tutto nella vita. Le possibilità economiche, dopo una carriera costellata di successi, non mancano al campione di Tavullia. Il patrimonio del Dottore farebbe girare la testa a tanti milionari, ma come viene ripetuto in un famoso spot pubblicitario, vi sono cose che non hanno prezzo.
Per raccontare questa storia occorre fare un passo indietro. Motomondiale 2000, Valentino Rossi dopo il successo nella classe 250 decise di firmare con la Honda per il suo grande debutto in classe 500. I giapponesi gli prospettarono un supporto speciale con una struttura italiana della casa giapponese. Sin dal suo primo anno in top class al Dottore andarono le attenzioni del mago australiano Jeremy Burgess, capotecnico anche della squadra HRC. Un uomo geniale che aveva fatto le fortune di campioni come Wayne Gardner e Michael Doohan.
La NSR500 regalò a Valentino le prime soddisfazioni nella classe regina. Nel 2000 Valentino vinse le prime gare in Gran Bretagna e Brasile, trovando continuità nella seconda parte di stagione e sfiorando il titolo mondiale. Kenny Roberts Junior vinse davanti a Rossi e Biaggi. Nel 2001, l’ultima annata con le moto 500, il Dottore salì sul tetto del mondo grazie a undici vittorie in sedici appuntamenti mondiali. La moto gialla con sponsor Nastro Azzurro di Valentino divenne un’icona, essendo l’ultima regina della classe 500.
Il sogno infranto di Valentino Rossi
Il 14 novembre 2021 a Valencia il centauro di Tavullia ha chiuso la sua carriera in MotoGP. Dopo ventisei anni di gloria, la FIM e la Dorna hanno deciso di riservargli uno spazio dedicato con tutte le sue moto storiche. Il campione ha ritrovato le nove moto su cui si è laureato campione del mondo, in fila per una festa spettacolare.
Presenti le due Aprilia del 1997 e 1999, con cui Vale trionfò in 125 e 250. In bella mostra le Honda del 2001, 2002 e 2003, per poi immancabili sono state esposte le Yamaha su cui il campione ha vinto gli altri quattro titoli mondiali. Tra le moto sopracitate Valentino Rossi ha un legame speciale con la Honda NSR500 del 2001 e la Yamaha YZR-M1 in livrea Gauloises del 2004. Due moto che hanno reso Valentino Rossi una leggenda del motorsport. La Honda 500 presentava una livrea con lo sponsor Nastro Azzurro e un colore giallo che fece divampare il medesimo tifo sugli spalti.
Nella conferenza stampa prima della gara valenciana, Valentino Rossi aveva annunciato la chiara volontà di avere la Honda NSR500 nella sua personale collezione. La Honda, infatti, non ha mai omaggiato il pesarese con un modello della sua “giallona”, a differenza di Aprilia e Yamaha. Il nove volte campione del mondo ha dichiarato: “Ne avevo già parlato con loro e sembrava tutto sistemato, ma la moto non è mai arrivata a casa mia. Sarei contento se cambiassero idea, starebbe benissimo insieme a me e la terrei al caldo posizionandola in un posto comodo”.
Alberto Puig, team manager della Honda HRC, ha ribadito che il posto della NSR500 è nel museo del costruttore di Tokyo. “Non posso rispondere con esattezza, ma questa moto è molto importante per noi e la custodiamo gelosamente nel nostro museo. La Honda è molto orgogliosa dei titoli che abbiamo vinto, ed ovviamente anche di quelli ottenuti con Valentino. Sono certo che vorremmo tenercela stretta come un trofeo molto importante nella nostra casa, in modo da mostrare ai nostri tifosi che siamo stati in grado di vincere un titolo con quella moto”, ha chiarito Alberto Puig.
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La Honda, a quanto pare, non esaudirà il sogno dei pilota italiano. Forse è rimasta ancora della ruggine nei rapporti tra la casa giapponese e Valentino Rossi. Il passaggio in Yamaha lo ha portato a diventare l’avversario n.1 per tantissimi anni e la bagarre successiva con il campione della HRC Marc Marquez non ha disteso i rapporti tra la Honda e il pesarese.