Le grandi catene di supermercati stanno vivendo un duro periodo. Auchan, Carrefour, Lidl ed Esselunga si preparano al futuro in Italia. Ecco come.
Come abbiamo letto nelle scorse settimane, la grande distribuzione organizzata sta passando un periodo difficile. I supermercati stanno agendo in ottica di chiusure e ridimensionamenti. Questo perché, la pandemia, ha accelerato un percorso iniziato da molto tempo. I tempi cambiano e adattarsi a questo cambiamento non è mai semplice. Molti hanno visto come dal piccolo negozietto di quartiere si è passati ai supermercati. Da questo vedremo come si evolverà.
Certo è che, attualmente, le grandi catene vivono un periodo davvero di sotto pressione. Non tutti saranno pronti ad una transizione che si prospetta davvero lunga. Adeguarsi ai cambiamenti del tempo sarà impresa ardua. Ma chi ci riuscirà avrà davanti a se un periodo davvero importante. In questo discorso rientrano le catene più conosciute in Italia. Auchan, Carrefour, Lidl e Conad Sono catene che stanno accusando il momento.
Come sottolineato dall’analisi di Mario Sassi su starmag.it, qui si parla di gruppi internazionali e nazionali. Molti gruppi hanno abbandonato il paese riorganizzandosi in maniera diversa. Questo significa investimenti fuori dall’Italia. Cosa negativa se non si ha un approccio provinciale. Allora che futuro si avrà per le catene citate e anche per i supermercati in generale?
Supermercati, futuro in pericolo: come muoversi?
Come sottolineato da Sassi, in Italia si ha un comparto di GDO con istruzione bassa e poca formazione. Uno degli step decisivi per fare il salto di qualità è migliorare queste situazioni. Ad aggravare la situazione è anche che le multinazionali hanno un contratto che costa dal 15 al 25% in più rispetto ai locali. Che aggiunti a tutte le situazioni di lavoro segnano una grande differenza.
Non è un caso che Carrefour sia stata ceduta ad Auchan. Quest’ultima, spopolava in Italia ma ha capito il momento per passare la mano. Sapendo bene come il tutto sarebbe stato trattato con superficialità. La stessa Carrefour ha capito che bisogna giocare con le regole del Paese. Così ha effettuato il passaggio a terzi e il taglio dei punti di vendita. Cosa adottata anche in Francia. Questo spiega l’attuale ridimensionamento. L’azienda crede nel risanamento e non si fermerà davanti a nulla.
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Stesso discorso vale per Lidl, Esselunga e Conad. Insomma, tutta la GDO sta vivendo un periodo davvero duro. La transizione sarà dura e difficile. Resta il fatto, però, che le nostre insegne potrebbero non essere in grado di focalizzarsi su risorse e punti forti. Come sottolinea Sassi, riusciranno solo quelle più lungimiranti. Ed è proprio questo l’argomento su cui bisognerebbe riflettere.