La questione sulla cifra per la mensilità della pensione è sempre intricata. L’INPS, però, ha dei paletti precisi. Andiamo a vedere con 20 anni di contributi cosa succede.
Nel sistema pensionistico italiano tutto passa dall’INPS. I lavoratori, a questo proposito, cercano di sapere prima del raggiungimento della pensione la mensilità che gli spetta. Argomento non di facile attuazione dal momento che ci sono tante variabili da considerare. Quello che è ovvio è che non esistono casi uguali. Ogni caso ha storia a se da valutare.
Il primo requisito conosciuto da tutti è quello dell’età minima di 67 anni nel 2021. L’età segna la fine della prestazione lavorativa e l’accesso al mondo delle pensioni. Anche se, come sappiamo, ci sono alcune situazione che possono portare la pensione prima. Negli anni di lavoro, i contributi sono essenziali per poi formare la cifra finale della pensione.
A questo si aggiunge il montante contributivo di almeno 20 anni. Ed è proprio su questo che verte il discorso. Molti vorrebbero sapere a quanto ammonta la cifra che gli spetterebbe. Andiamo a vedere insieme un esempio che chiarisce di molto la situazione.
Come sappiamo, il calcolo della pensione non è facile. All’interno vanno inseriti i contributi che possono essere di varia natura. Non solo quelli lavorativi ma anche altri. Come riportato da proiezionidiborsa, si parla di quelli figurativi. Questi si riconoscono senza onere finanziario. Invece chi non può accedere a tali contributi può comunque fare riferimento ad altre agevolazioni. Tutte per integrare il montante contributivo. Per questo è importante conoscere l’importo che si percepirà.
Per fare un calcolo bisogna tenere in considerazione il coefficiente di trasformazione. In caso di soggetto di 67 anni con 20 di contributi sarebbe pari al 5,575%. Questa misura è in vigore fino al 31 dicembre 2022. Il coefficiente si applica al montante contributivo. Che per i lavoratori subordinati è del 33% della cifra annua.
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Facciamo un esempio su un lavoratore con 30.000 euro all’anno lordi. In 20 anni potrà segnare 198.000 euro di montante contributivo. La pensione, in tal caso, sarebbe di 11.000 euro lordi all’anno. Nel caso di riferimento, rientra anche l’importo minimo della pensione che deve essere minimo 1,5 volte l’assegno sociale. Alla fine del discorso, la cifra destinata alla pensione sarà di 690,42 euro lordi nell’anno in corso.
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