Risparmiare spendendo poco e ottenendone anche serenità, che cos’è il buy nothing project? Ecco i dettali e di cosa si tratta
Quando si parla di spesa e di risparmio, l’attenzione di molti comprensibilmente si accende, poiché questi due temi, insieme a tutti gli altri argomenti ad essi collegati, sono di grande interesse: qualcuno potrebbe essersi già imbattuto nel “buy nothing project”. Ma che che cos’è in particolare e di che cosa si tratta?
Il punto di partenza riguarda una breve riflessione a proposito, generalmente, della società attuale, sempre più improntata al consumismo; spesso, l’idea di acquistare e possedere molte cose, per alcuni potrebbe avere il significato della felicità o rappresentare un viatico per ottenerla.
Altrettanto spesso, qualora si tratti di casi come quelli in questione, si potrebbe finire per avere in casa oggetti di ogni tipo, magari superflui e di cui non si aveva davvero bisogno; allo stesso modo tale aggiramento, se non controllato e compreso, potrebbe incidere sulle finanze, sul portafoglio e sulla voglia che qualcuno potrebbe avere di risparmiare.
Ecco che a far parlare di sé è il Buy Nothing Project, una sorta di comunità che condivide alcune logiche diverse. Di cosa si tratta?
Buy Nothing Project, il movimento: cos’è e di cosa si tratta?
Come si apprende da Proiezionidiborsa.it, quando si parla di Buy Nothing Project, non ci si riferisce ad una filosofia di vita astratta, ma ad un vero e proprio movimento che ha un gran seguito. Ma andiamo per gradi.
Stando a quanto noto, nel 2013 in Canada nasce proprio Buy nothing grazie all’impegno della fondatrice R. Rockfeller e della collaboratrice L. Clark. Sintetizzando il concetto, coloro che deciso di seguire le tecniche ed il modo di fare proposto, si scambiano oggetti e servizi, spiega contocorrenteonline.com, in virtù del mutuo soccorso e dell’aiuto reciproco.
Non vi è moneta se non la generosità reciproca, non sarebbe previsto l’obbligo di baratto, spiega Proiezionidiborsa.it, tra i meccanismi di fondo legati alla comunità vi è la volontà disinteressata di donare qualcosa di cui si ha disponibilità.
LEGGI ANCHE >>> Risparmiare soldi in fretta: 4 idee facili per iniziare da subito
Una tecnica, un modello ma, come detto, al tempo stesso un movimento a cui è associato anche un’app; dopo i primi passi e la presenza di tanti gruppi Facebook, il Buy Nothing Project è andato crescendo diventando una realtà che vanterebbe all’incirca, spiega Proiezionidiborsa.it, 4,27 milioni di seguaci, stando alle stime di luglio 2021.
L’app inerente funziona come una sorta di social network, dopo averla scaricata, e permette lo scambio con la comunità ‘creata’ di oggetti e servizi.