Cosa succede nel caso in cui una coppia sposata voglia procedere alla separazione ma vi sia un mutuo cointestato da pagare? Di cosa si tratta
Vi sono alcuni argomenti che destano, comprensibilmente, grande interesse ed attenzione, come ad esempio è il caso della separazione e di cosa accade quando vi è un mutuo cointestato da pagare: ma di cosa si tratta in particolare?
In molti si domandano, ove mai vi fosse una situazione analoga, a chi spetta rispettare le scadenze e pagare il dovuto, poiché come si legge su Il Giornale, in seguito ad una separazione la banca non smette di richiedere i pagamenti.
Come detto, è Il Giornale a trattare tale argomento menzionando laleggepertutti.it, dove viene spiegato che con una unione matrimoniale giunta al termine, va deciso quale dei due coniugi dovrà tener fede agli impresi assunti con l’Istituto di credito.
Si legge che vi sarebbero a tal riguardo diverse possibilità tra cui scegliere, che richiedono un accordo tra i due individui della coppia separata, e in talune occasioni anche il beneplacito della banca stessa.
Qualora così non fosse, dovrà essere il giudice a stabile la procedura da dover seguire.
Separazione di una coppia e muto cointestato, il regime matrimoniale
Può dunque trattarsi di un caso che potrebbe riguardare una coppia che abbia scelto la separazione, quello di avere un muto cointestato, con l’esigenza di comprendere chi deve assumersi il compito di rispettare le scadenze dei pagamenti, e con diverse possibilità in tal senso.
Su Il Giornale si legge infatti che in caso di separazione o di divorzio, le decisioni prese in precedenza rispetto al muto restano valide, ed un primo passo potrebbe essere quello di controllare il regime matrimoniale scelto dalla coppia.
Qualora vi sia stata la separazione dei beni, quindi la conservazione della proprietà e il godimento dei beni precedenti o successivi alle nozze, ognuno è legato alle obbligazioni prese in precedenza, proprio come il mutuo.
Vi potrebbe essere anche il caso della comunione dei beni, ovvero la contitolarità dei beni acquisiti durante l’unione in matrimonio, che – si legge – decade in seguito alla sentenza di separazione e che richiede la divisone del patrimonio comune, passività comprese come nel caso del mutuo.
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Mutuo cointestato e spedizione, chi è che paga?
Il primo passo, nonché ciò che si spera possa arrivare, è un accordo tra i due individui; in tal caso, con la spartizione dei beni, uno dei due può decidere di recedere dal contratto di mutuo e darne comunicazione alla banca che dovrà accettare, con l’altro che proseguirà con il versamento dell’importo restante.
Qualora non vi sia accordo, ad intervenire è la figura del giudice, ed intanto che si arrivi alla sentenza, entrambi dovranno versare il pagamento onde evitare azioni esecutive. Generalmente, al coniuge con il reddito più alto spetta il mantenimento della parte più debole, dal punto di vista economico.
Se si decide di prendersi carico del mutuo, si legge su Il giornale, le spese potrebbero essere scalate dall’assegno di mantenimento, con il giudice che potrebbe anche decidere andando a ridurre le cifre da versare.
Ancora, si può decidere di intestare la proprietà dell’immobile a chi si occuperà delle rate restanti del mutuo, o scegliere di venderlo, divenendo il ricavo tra i due ex; il mutuo potrà essere estinto prima che sia venduto o trasferito al nuovo proprietario.
In ogni caso ed a prescindere da tutto, quando si parla di argomenti tanto importanti è opportuno e fondamentale consultare gli esperti del campo e gli specialisti, al fine di chiarire ogni eventuale dubbio, approfondire le casistiche, le possibilità, le condizioni e ogni altro elemento importante su cui è opportuno informarsi.