L’INPS garantisce dei bonus molto interessanti per le famiglie e partite Iva. Non sempre sono conosciuti da tutti. Vediamo quali sono.
Con l’arrivo del coronavirus, sono state tante le misure economiche impostate. Tanti i bonus possibili per i cittadini. Sono davvero tanti e alcuni possono sfuggire. Dobbiamo sempre considerare che le misure sono arrivate in un momento di emergenza. Per questo motivo sono state tante.
La decisione di dare vita a tanti bonus è che sarebbero serviti a vari ambiti della vita. La situazione economica non è certamente semplice e una pezza non basta a risolverla. I bonus hanno riguardato la spesa fino ad arrivare ai monopattini e la bici. In questo grande argomento ci sono alcuni che possono essere passati sottotraccia.
L’erogazione, come sappiamo, è destinata all’INPS. L’istituto nazionale di previdenza sociale da anche la possibilità di bonus senza presentare la certificazione ISEE. Andiamo a vedere nel dettaglio i vari bonus che non richiedono eccessivi requisiti.
I bonus INPS che non richiedono la certificazione ISEE
Ci sono tanti bonus che hanno vari requisiti per essere assegnati. Alcuni però possono essere concessi senza la certificazione ISEE. Questo permette di avere una cerca facilità di assegnazione. Andiamo a vedere quali sono:
LEGGI ANCHE >>> INPS, le date da segnare sul calendario: RdC, pensioni e Assegno Unico
- Assegno di natalità (Bonus Bebè): l’assegno è destinato alle famiglie che hanno figli. Che sia nato da loro o adottato oppure in affido preadottivo. Il bonus è annuale e viene consegnato ogni mese fino al primo anno di età o del primo anno vita all’interno del nucleo familiare. È per i cittadini italiani, comunitari o extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno. La presentazione della domanda deve essere fatta entro 90 giorni dalla nascita o dall’ingresso nella famiglia. Se la presentazione avviene dopo i 90 giorni, il bonus inizia da quel momento senza tener conto delle mensilità precedenti. La cifra è di 80 euro ma il certificato ISEE che dimostra un reddito basso (pari o inferiore a 7000 euro) permette di avere circa 160 euro. Mentre a 120 euro mensili se il reddito va da 7001 e 40 mila euro.
- Asilo nido: Il contributo di massimo 1000 euro spetta ai figli nati dal primo gennaio 2016. Il bonus serve per il pagamento delle rette che permettono la frequentazione degli asili nido. In aggiunta, anche assistenza a domicilio per i bambini con gravi malattie croniche. Qui l’importo può arrivare fino ai 3000 euro. Tutto dipende, però, dalla certificazione ISEE. La cifra varierà in base alla certificazione del minore.
- Mamma domani: A partire dal primo gennaio 2017, ogni mamma potrà richiedere il bonus. Sia se sia in gravidanza (in questo caso dall’ottavo mese) o alla nascita sia che si parli di adozione o affidamento. L’importo è di 800 euro in unica soluzione per ogni caso e legato ad ogni figlio accolto.
- Iscro: Questo è destinato per i lavoratori con partita Iva, autonomi e professionisti. Ma che non siano iscritti a nessun albo. L’importo andrà dai 250 ai 800 euro al mese. Durata di sei mesi e non andrà ad impattare con la formazione del reddito personale. L’unico obbligo è la partecipazione a corsi di formazione professionale organizzati dall’Anpal.