Quali espressioni sono maggiormente utilizzate dal personaggio del Gabibbo durante il tg satirico Striscia la notizia. Cosa significano? Scopriamolo insieme.
Un personaggio davvero molto importante che fa parte dal 1990 della trasmissione televisiva Striscia la notizia è il Gabibbo.
Questo personaggio conosciuto per essere un enorme pupazzo rosso è infatti un inviato all’interno del noto tg satirico. Con le sue movenze, i suoi modi e la sua parlata riesce sempre a strappare un sorriso al pubblico.
Diverse le battute che ripropone durante la trasmissione da tanti anni. Alcune delle sue frasi sono divenute celebri.
È dal 1988 che viene trasmesso in televisione sulle reti Mediaset il noto tg satirico Striscia la Notizia, programma ormai entrato nei cuori del pubblico.
Tale programma come molti sapranno non è in diretta, infatti si tratta di registrazioni che sono girate qualche ora prima della messa in onda dello show.
Tra gli inviati che sono maggiormente conosciuti e amati, sicuramente uno dei più longevi è il Gabibbo.
Tale personaggio è ormai entrato a far parte della televisione italiana da molti anni, rivestendo un ruolo di vendicatore rosso, inviato che si occupa di servizi di vario genere e che vogliono aiutare il popolo italiano.
Chi è che si occupa di animare questo gigantesco pupazzo negli ultimi anni è Rocco Gaudimonte, che ha sostituito chi in passato ha rivestito questo ruolo per moltissimi anni, cioè Gero Caldarelli.
Quest’ultimo infatti ha avuto tale compito dal 1990 fino al 2017, anno in cui purtroppo è venuto a mancare.
Tra le particolarità principali di questo pupazzo, che è stato creato da Antonio Ricci, vi è il tipico accento ligure.
Proprio a questa provenienza del personaggio si devono moltissime delle frasi ed espressioni che propone ormai da tanti anni durante la trasmissione.
Tra le varie parole che ad esempio sono entrate nella storia vi è “belandi”, che principalmente in Liguria è un’espressione che viene usata come per dire “diamine”.
Un’altra espressione che utilizza molto spesso è “besugo”, che viene utilizzato con una connotazione un po’ dispregiativa.
I besughi sono sostanzialmente chiamati sempre in Liguria i pesci che appartengono ai pagari, tra cui ad esempio vi è l’occhialone.
Una delle caratteristiche principali di questa famiglia di pesci è il fatto che generalmente abboccano con maggiore facilità, e ciò dunque vuole rimandare ad una persona che è forse troppo credulona.
Terminologie dunque molto simpatiche e che ormai gli italiani hanno imparato a conoscere e che qualcuno ha iniziato ad inserire anche tra i suoi modi di dire.
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