Vincenzo Spadafora è un politico e deputato italiano, appartenente al Movimento 5 Stelle. Poche ore fa ha fatto coming out. Conosciamolo meglio.
Tra i politici del Movimento 5 Stelle che si sono ritagliati un posto in prima linea c’è sicuramente Vincenzo Spadafora. Il politico italiano è stato spesso al centro delle polemiche durante la pandemia e le discussioni sulla riapertura degli stadi di calcio quando era Ministro per le politiche giovanili e lo sport nel Governo Conte bis.
In tutti questi anni non è passata inosservata la sua ambizione, riuscendo ad avvicinarsi a nomi di spicco nel mondo ecclesiastico e politico. Ieri sera, ospite da Che tempo che fa da Fabio Fazio, ha deciso di fare coming out e dichiarare pubblicamente la sua omosessualità. Conosciamo meglio e vediamo il percorso che lo ha portato fino a Roma.
Chi è Vincenzo Spadafora: età, studi, laurea, data e luogo di nascita, biografia
- Nome: Vincenzo Spadafora
- Data di nascita: 12 marzo 1974
- Luogo di nascita: Afragola, Napoli
- Età: 47 anni
- Segno Zodiacale: Pesci
- Professione: politico italiano
- Partito Politico: M5s
Vincenzo Spadafora è nato il 12 marzo del 1974 ad Afragola, città in provincia di Napoli, sotto il segno dei Pesci. La sua adolescenza la trascorre anche a Candio e Frattamaggiore, altre due località nel napoletano. Dopo essersi iscritto al Liceo Classico, ottiene la maturità e si trasferisce a Roma.
Nella Capitale, a soli 21 anni, decide di intraprendere una serie di viaggi nei paesi africani come missionario laico per l’Unicef, diventando ben presto presidente di Unicef Italia fino al 2011, diventando di fatto il presidente più giovane della storia. E’ molto religioso, in particolare legato ai gesuiti. La fede, si dice, pare che lo abbia portato ad iscriversi per un breve periodo al seminario.
Nel 2011, inoltre, diventa primo garante per l’infanzia e l’adolescenza, nomina datagli da Gianfranco Fini e Renato Schifani, all’epoca rispettivamente Presidenti di Camera e Senato. L’incarico lo terrà fino al 2016.
La carriera politica
Il suo percorso politico parte nel 1998, quando l’ex governatore della Campania Andrea Losco lo nomina segretario personale. Una carica che ricoprirà anche per Alfonso Pecoraro Scanio e per Francesco Rutelli quando era ministro dei Beni Culturali.
In seguito si avvicina ai temi del Movimento 5 Stelle, diventando così il responsabile delle relazioni internazionali di Luigi Di Maio. Secondo alcune voci, si dice che sia stato proprio Vincenzo Spadafora a presentare Di Maio negli “ambienti che contano”. Lui stesso lo ha accompagnato in viaggi importanti, come quello in Israele, Harvard e a Londra con i vertici della Trilateral
Alle elezioni politiche del 2018, Spadafora vince il seggio sfiorando il 60% dei voti ed entra in Parlamento come deputato. Nel primo Governo Conte viene nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle Pari Opportunità e ai Giovani. Mentre è nel Governo Conte bis che ottiene un’importante carica, diventando ministro delle Politiche Giovanili e dello Sport.
Vincenzo Spadafora, vita privata: il coming out
Il deputato pentastellato non ha mai nascosto le sue posizioni su alcuni temi scottanti. E’ stato, infatti, un grande sostenitore del Ddl Zan, recentemente affossato al Senato con una “tagliola”. Ha, inoltre, affermato di essere a favore all’adozione da parte di coppie dello stesso sesso.
Ma la svolta è arrivata qualche ore fa, quando era ospite nella trasmissione di Fabio Fazio, Che tempo che fa: “Penso che la vita privata delle persone debba rimanere tale. – ha esordito du Rai 1 – Ma penso anche chi ha un ruolo pubblico, un ruolo politico, abbia qualche responsabilità in più”.
Con gli occhi lucidi, il deputato M5s ha dichiarato per la prima volta pubblicamente di essere omosessuale. Ha spiegato che lo ha fatto per due ragioni: la prima per motivi politici, per testimoniare il suo impegno politico e per tutti coloro che combattono una propria lotta personale. La seconda per motivi religiosi, in quando sottolinea che è molto cattolico.
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“Spero di essere considerato per quel che faccio, per quel che sono – ha proseguito Spadafora nella trasmissione della Rai – e da domani forse sarò più felice perché mi sentirò più libero”.