Il nuovo stadio di Milan e Inter non sarà più solo un sogno, il sindaco Beppe Sala ha dichiarato che presto arriverà il via libera per il rivoluzionario progetto.
Lo stadio San Siro rappresenta un monumento per la città di Milano. L’impianto è ancora oggi uno dei più importanti in Italia ed è capace di ospitare oltre 75.000 persone. Fu inaugurato il 19 settembre 1926 e prese il nome di San Siro per il quartiere in cui fu edificato. Costruito da Piero Pirelli, ex presidente del Milan, venne acquistato dal comune lombardo nel 1935.
Dal 2 marzo del 1980 fu intitolato poi alla memoria di Giuseppe Meazza, fuoriclasse milanese e del calcio italiano. L’arena ha ospitato per quasi un secolo i derby tra le due grandi compagini della città: Milan e Inter. Un impianto storico in cui sono avvenute sfide epiche, non solo nazionali ma anche internazionali. Finali di Champions League ed eventi meravigliosi, rappresentativi della storia dello sport e della musica, sono stati organizzati sul campo milanese. È per questo anche soprannominato la Scala del calcio ed è stato considerato per molti anni lo stadio più bello del mondo.
Per la città di Milano è un simbolo, come il Duomo e per questo motivo i tifosi di Milan ed Inter sono molto legati al tempio meneghino. Nonostante un lavoro di ristrutturazione avvenuto nel 2015-16 lo stadio San Siro inizia ad accusare i quasi cento anni di vita.
L’annuncio del nuovo stadio San Siro
Beppe Sala, sindaco della città di Milano, ha comunicato che il nuovo stadio interesserà tutta l’area di San Siro. Il via libera definitivo dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, con una delibera che ufficializzerà il nuovo progetto.
“A questo punto, per come è stata formulata la cosa, noi non abbiamo più grandi incertezze – ha dichiarato Beppe Sala – sa come siamo partiti due anni fa abbiamo fatto dei grandi passi avanti e, a mio giudizio, il fatto di essere riusciti a riportare le squadre al rispetto dell’indice volumetrico del Pgt è cosa molto positiva”.
Il momento decisivo per la chiusura della proposta è arrivato quando Milan e Inter hanno convenuto sull’indice volumetrico proposto dal Comune, che passerà dall’iniziale 0,65 al valore 0,35 del Pgt per l’area di San Siro. Il sindaco ha aggiunto che la nuova struttura dovrà rispettare i volumi e le linee presentate nei mesi precedenti all’amministrazione. Il nuovo progetto prevederà una riconversione della zona al fine di regalare alla città un vero distretto di sport ed entertainment, in un contesto più green. Tutto dovrà essere sviluppato sulla base di quanto pattuito dal piano di governo del territorio vigente.
Se tutto dovesse andare secondo i programmi della giunta, tra pochi giorni verrà scelto il progetto più adatto all’area del quartiere alle porte di Milano. La decisione definitiva prenderà in considerazione anche le volumetrie degli edifici attorno allo stadio: hotel, appartamenti, uffici e centri commerciali. Le opzioni sul tavolo sono due: la Cattedrale di Populous e gli Anelli di Milano di Sportium. Verrà definito il programma migliore per rispondere alle idee di creazione di un “distretto dello sport e entertainment, in un contesto verde”.
I costi del nuovo impianto
Le tempistiche non saranno fulminee. I lavori per la costruzione del nuovo tempio di Milan e Inter non inizieranno prima del 2026, dato che San Siro ospiterà la cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina. I costi saranno da capo giro. Si prevede, infatti, un investimento totale di 1,2 miliardi di euro per il nuovo stadio e per il rifacimento della zona circostante. I due club dovranno pagare al Comune, per il diritto di superficie, un canone annuo di due milioni di euro. Una cifra decisamente più bassa rispetto ai cinque milioni di euro sborsati al momento per lo stadio. Inter e Milan dovranno finanziare il nuovo impianto per il 60% attraverso un prestito da 740 milioni mentre, per il restante 40%, è prevista una iniezione di capitale pari a 250 milioni di euro a testa.
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Gli ultimi rumor parlano di un finanziamento di 30 anni per coprire il 90% delle spese. Per le società non sarà facile, in un periodo di crisi del mondo del calcio, rientrare dai costi e potrebbero volerci molti anni per recuperare una solidità finanziaria. Il tasso di interesse annuo dovrebbe attestarsi sul 5%. Investire una cifra miliardaria di questi tempi è un grosso rischio per tutte le realtà calcistiche, anche quelle più solide a livello internazionale. Un progetto che riguarderà anche hotel, centri commerciali e altre strutture potrebbe avere l’impatto di rianimare l’intera zona e altre importanti entrate potrebbero giungere da uno stadio di 60.000 posti sempre esaurito, ma niente di tutto ciò è scontato. L’aumento dei prezzi dei biglietti potrebbe indurre anche i sostenitori più appassionati a fare dei ragionamenti diversi, in un futuro che si preannuncia molto complicato per il nostro Paese.