Arriva il fatidico momento, alla fine di ogni mese, del ritiro delle pensioni. Per la media dei cittadini il momento tanto atteso per respirare.
Il momento “finanziario” della media dei cittadini italiani è particolarissimo e complesso. La soglia di povertà si è maledettamente alzata, e di contro sono aumentate le spese della vita di tutti i giorni. Luce, gas, tasse, costi di farmaci e di generi alimentari di prima necessità: qui non stiamo parlando in alcun modo né di beni di lusso, né di divertimenti e svago. Con mille euro al mese una famiglia di 4 persone, con due minori a carico e un solo stipendio, non arriva nemmeno alla metà del calendario. Costi scolastici, vestiario per i più fragili, in fondo siamo in pieno inverno, almeno un paio di scarpe per il freddo e uno per l’estate. Si fa spesa al mercato, nei discount. Si arriva a congelare il pane. L’auto è un bene per pochi, visto che la benzina è al stelle. I pensionati che sono al di sotto di questa cifra base toccano la povertà vera e propria.
Pensioni dicembre: per l’esercito dei nuovi poveri una boccata d’ossigeno
Se non ci sono parenti che ci aiutano, madri, padri o la pensione di un anziano di cui ci occupiamo, non ce la possiamo fare. Pagare un affitto di 400-500 euro al mese? Impossibile, utopia pura, devi vivere in una casa popolare per permetterti di “sopravvivere”.
L’esercito dei nuovi poveri è rappresentato da quei piccoli imprenditori le cui certezze sono state affossate dal Covid. Parrucchieri, estetisti, baristi, piccoli artigiani: anche se hai chiuso la serranda, ti restano gli arretrati Inps dei contributi, i fornitori non pagati. E la necessità comunque di trovare una nuova fonte di reddito costante mensile per andare avanti e appianare gli arretrati.
Finalmente è arrivato però il momento di ritirare la pensione. Una ventata di buone notizie che almeno ci fa respirare.
Anche per il mese di dicembre le pensioni saranno pagate in anticipo per via del perdurare dello stato di emergenza. Già dal prossimo 25 novembre si potranno ritirare i soldi spettanti allo sportello, mentre chi riceve la pensione per accredito su conto corrente dovrà attendere l’1 dicembre.
Senza dimenticare i cambiamenti in vigore, continui, nel complesso settore previdenziale.
Pensioni dicembre: il calendario di fine novembre
In attesa di comunicazioni ufficiali, il calendario, dovrebbe essere il seguente e verrà diviso per lettera alfabetica: 25 novembre 2021 (giovedì), 26 novembre 2021 (venerdì), 27 novembre 2021 (sabato), 29 novembre 2021 (lunedì), 30 novembre 2021 (martedì), 1 dicembre 2021 (mercoledì).
Per i cittadini di età pari o superiore a 75 anni e che riscuotono la pensione in contanti è ammesso richiederne la consegna presso il proprio domicilio ma occorre che il pensionato stesso deleghi per il ritiro e la consegna i carabinieri.
Inoltre, a dicembre, i pensionati regolari riceveranno la tredicesima, mentre quelli al minimo avranno un importo aggiuntivo, chiamata la gratifica natalizia. Mentre la tredicesima spetta a chiunque riceva un trattamento pensionistico, l’importo aggiuntivo non spetta a tutti e cambia in base al reddito. La quota prevista per il 2021 è di 154,84 euro.
L’INPS specifica come anche per l’accredito in anticipo il “diritto al rateo di pensione si matura il primo giorno bancabile del mese”.
Ciò significa che se la somma già incassata dovesse risultare non dovuta, sarà obbligatorio restituirla all’Istituto. Il cedolino della pensione è accessibile e verificabile tramite il sito dell’Inps, dove è possibile visionare l’importo e le cause di eventuali variazioni nella somma erogata.
Chi ha affidato il proprio trattamento pensionistico agli istituti bancari, invece, dovrà attendere come di consueto il primo giorno bancabile del mese, quindi il 1° dicembre.
Poste Italiane ricorda l’obbligo di indossare la mascherina e di entrare nell’ufficio postale solo all’uscita del cliente precedente.
Le buone notizie: tredicesima e importi aggiuntivi
Con la pensione di dicembre, per i pensionati regolari arriverà anche la tredicesima. Spetterà a chiunque riceva un trattamento pensionistico, ma alcuni potranno ricevere come detto anche un importo aggiuntivo, chiamato gratifica natalizia. Questo importo non spetterebbe a tutti e cambia in base al reddito: la quota prevista per il 2021 ammonterebbe a 154,84€.
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Fino al perdurare dello stato di emergenza, prorogato fino al 31 dicembre 2021, i titolari di pensioni affidate alle Poste potranno anche chiedere la consegna a domicilio delle prestazioni.
Questa convenzione è riservata ai cittadini con più di 75 anni ed è stipulata con l’Arma dei Carabinieri. L’obiettivo è supportare coloro che non hanno delegato altri soggetti alla riscossione, non hanno un Libretto o un conto postale e non vivono con o vicino ai familiari.