Incombe il rischio di pesanti sanzioni sul conto corrente per chi infrangerà le normative sulla nuova gestione del denaro contante.
Un regalo a un figlio o un nipote? Ben venga, è apprezzato, soprattutto dalla controparte di questi tempi. Ma se “il dono” parte da mille euro in poi, dal prossimo gennaio, non potrà più essere eseguito in contanti. Incredibile ma vero. Ricordate la classica busta regalata agli amici o ai parenti nel giorno del loro matrimonio? Era anche un gesto simbolico. Dimenticatela! Vi toccherà effettuare un freddo pagamento bancario.
Cosa sta accadendo? Un nuovo radicale cambiamento, come già abbiamo raccontato, è in arrivo nelle regole della gestione dei contanti. Dal 1 gennaio 2022 non si potranno superare i 999 euro. Mentre oggi il limite è 1999. Ma perché tutto questo? Massimo controllo delle transazioni in nero, polso fermo contro i tentativi di riciclaggio, favorire le operazioni on line al passo con i tempi.
Novità in arrivo quindi dal prossimo 1° gennaio 2022 sul limite ai pagamenti in contanti. Allo scopo di combattere l’evasione fiscale e le operazioni in nero, a partire da tale data, sarà nuovamente ridotta la soglia del limite di utilizzo dei contanti. Il limite, in particolare, riguarda i trasferimenti di denaro tra persone. Ciò comporterà inevitabilmente l’utilizzo di meno cash per favorire, secondo le intenzioni del legislatore, l’utilizzo di pagamenti tracciabili.
Se è vero che negli ultimi anni le abitudini dei consumatori sono cambiate-vuoi per l’esplosione degli e-commerce e del mercato online-verso un maggior utilizzo di forme di pagamento elettroniche, è altrettanto vero che il vecchio e amato pagamento in contanti resta ancora molto diffuso in tutta Italia.
I soldi forse non fanno la felicità, ma di certo aiutano a vivere sereni. Averli a disposizione aiuta infatti a realizzare i propri sogni attraverso l’acquisto di una casa, un’automobile. Ma è anche vero che al contempo li usiamo per curarci attraverso il pagamento di esami e visite mediche. Insomma ciò che è certo e che per acquistare un qualsiasi bene o servizio abbiamo bisogno di denaro e vederli nel nostro portafogli ci fa vivere sereni.
C’è una novità però che nel 2022 potrebbe non far dormire sonni tranquilli a chi predilige a i pagamenti contanti rispetto a carte di credito e forme di pagamento elettroniche.
Dal 1 gennaio 2022 ci sarà infatti scatterà il nuovo limite sui pagamenti in contanti a 1.000 euro.
Chi non si atterrà a questa nuova soglia metterà seriamente il proprio capitale rischiando pesanti sanzioni sul conto corrente.
Si ricorda, al riguardo, che l’entrata in vigore della predetta soglia era già stata prevista dal 2019 dalla Legge n. 157/2019 (Legge di conversione del Dl 124/2019 – Collegato Fiscale alla Legge di Bilancio 2020). Ora è giunta nuovamente la conferma da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Dunque, a partire dal prossimo anno, il limite ai contanti passa dagli attuali 1999,99 euro a 999,99 euro.
Come appena accennato, la soglia dei 999,99 euro riguarda ogni tipologia di pagamento che intercorre tra una persona fisica (o giuridica) e l’altra. Cosa significa ciò? Se vado in un negozio a comprare un bene che costa, ad esempio, 1.500 euro cosa devo fare?
Sanzioni sul conto corrente: cosa accadrà dal prossimo 1 gennaio
Semplicemente non è più possibile acquistare in contanti beni o servizi per un importo superiore a 999,99 euro. Ciò significa che ogni transazione superiore a tale soglia, richiederà un pagamento tracciabile.
Stessa cosa vale qualora si intendano donare soldi ad un figlio o un familiare: sarà necessario procedere con un bonifico o con un assegno.
Diverso è il discorso per il pagamento della busta paga in contanti che è vietato sempre, anche se riguarda solo una parta della retribuzione. In questo caso quindi non è ammesso il pagamento in contanti neanche in parte dello stipendio.
Naturalmente il limite di 999,99 euro non vale per i prelevamenti o versamenti in banca, sul proprio conto corrente o libretto di risparmio. In tali casi, chiaramente, non si tratta di trasferimento di denaro ad altre persone ma di un trasferimento che interessa una sola persona.
È consentito, pertanto, prelevare – ad esempio – 1.500 euro dalla banca senza violare la legge. Tuttavia, non potranno essere spesi in un’unica soluzione. Allo stesso modo potremmo versare sul nostro conto corrente o libretto cifre superiori ai 999,99 euro senza incorrere in sanzioni.
Quali sono le sanzioni previste per i pagamenti in contanti oltre i limiti imposti dalla Legge? Innanzitutto c’è da dire che ad essere punito non è solo chi paga in contanti superando il limite, ma anche chi accetta il pagamento.
Gestione contanti: chi infrange le nuove regole rischia grosso
Con l’abbassamento del limite di utilizzo, in ogni caso, diminuisce anche la sanzione. Con la soglia di pagamento a 1999,99 euro (dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021) la sanzione minima prevista al trasgressore era di 2000 euro.
Ora, con il limite a 999,99 – dal 1° gennaio 2022 – la sanzione minima si dimezza a 1.000 euro.
Per completezza le sanzioni dal 1° gennaio 2022 sulle violazioni all’utilizzo dei contanti sono:
- minimo 1.000 euro per le violazioni;
- a partire da 5.000 euro per le violazioni di importo superiori a 250mila euro;
- sanzione da 3.000 a 15.000 euro per chi non comunica la violazione, pur essendo tenuto a farlo.
É sempre consigliabile, a partire dalla cifra di 1.000 euro in su, adottare delle forme di pagamento tracciabili come:
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- bonifico bancario,
- assegno non trasferibile,
- carta di credito o bancomat.
E’ possibile frazionare i pagamenti superiori a 1000 euro, ma la soglia massima del contante rimane 999,99 euro.
Es. per pagare una cifra di 3000 a rate posso suddividere i pagamenti come segue:
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- 999,99 euro a rate in contanti;
- 2000,01 euro a rate con pagamenti tracciabili (bancomat, carta, assegni).
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E se volessi pagare un bene o servizio in parte in contanti e in parte con mezzo tracciabile, per un importo superiore a 999,99? È possibile?
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Ad esempio, vogliamo acquistare un PC del costo di 1.500 euro. In tal caso, è possibile avvalersi del pagamento misto: ossia parte in contanti e parte con pagamento tracciabile. L’importante è che i contanti alla fine, come da regole che andranno in vigore tra pochi mesi, non superino i 999,99 euro. Nel nostro caso andrebbe bene, ad esempio, pagare 900 euro in contanti e 600 con il bancomat.