Piera Maggio non si vuole arrendere e spera ancora di riabbracciare sua figlia Denise Pipitone. L’appello su Facebook emoziona chi la segue.
Sono passati 17 anni da quando la piccola Denise Pipitone è scomparsa nel nulla a Mazzara del Vallo. Dal 1° settembre 2004, la famiglia della bambina non ha avuto una risposta, nonostante le ricerche siano andate persino oltre i confini dell’Italia. Un caso eclatante che continua a far parlare e discutere.
Tra coloro che non si sono mai arresi e che non smettono di cercare c’è Piera Maggio, la mamma della piccola Denise. La donna non si è mai data per vinta, nonostante la vita vada avanti. Piera è molto attiva sui social, in particolare Facebook dove ha pubblicato una foto di Denise di come potrebbe essere oggi, a 21 anni.
Proprio su Facebook ha deciso di lanciare un appello rivolto a tutti quanti, commuovendo tante persone che conoscono la vicenda. Quello che vuole fare è un gesto eclatante, ma fondamentale per continuare a cercare e a non arrendersi.
Una manifestazione per Denise Pipitone: l’appello di mamma Piera
Secondo le ultime indiscrezioni, pare che il caso e le ricerche legate a Denise vadano verso l’archiviazione. Una decisione che sarò presa dalla Procura di Marsala per fine novembre. Un’ipotesi che ha provocato un grande dispiacere in mamma Piera, visto che vuole giustamente continuare a cercare la figlia.
Per questo motivo su Facebook ha lanciato un appello per domenica 14 novembre, dove a Roma si svolgerà una manifestazione pacifica per chiedere alla Procura di non archiviare il caso. L’appuntamento è stato fissato per le ore 14 a Pizza Santi Apostoli della Capitale.
“Denise va cercata, no archiviata”, scrive Piera Maggio nel post. Tantissimi persone hanno commentato in sostegno dell’iniziativa sostenuta dalla donna. Per la decisione definitiva del gip si dovrà aspettare il prossimo 23 novembre.
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Nel frattempo, gli avvocati a cui si sono affidati i genitori di Denise Piera Maggio e Pietro Pulizzi hanno depositato la richiesta di opposizione. Sperando che la richiesta formale e la manifestazione di domenica prossima possano convincere la Procura a proseguire nelle indagini.