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Economia

Unicredit, Bnl, Intesa San Paolo: cosa sta succedendo ai conti dei clienti?

Qualcosa di strano sta accadendo in banche quali Unicredit, Bnl, Intesa San Paolo. I correntisti non dormono sonni tranquilli.

Truffe on line in agguato

L’incubo di tutti i risparmiatori, il terrore ricorrente che provoca notti insonni a tutti i correntisti: perdere il proprio denaro. Le sofisticate “strade” dei truffatori di conti correnti non conoscono confini e si aggiornano di mese in mese. Con il solo scopo di “svuotare” le nostre tasche, per arricchire le proprie. Stiamo come combattendo una guerra, da un pò di tempo: tristemente si tratta di un conflitto senza esclusione di colpi. Le vittime sacrificali, gli sfavoriti almeno sulla carta in questo acerrimo confronto siamo noi. Poveri risparmiatori, contribuenti già vessati da continui colpi di mannaia di tasse e rincari, in un 2021 che si annuncia quasi come un linciaggio pubblico dove le vittime siamo noi. Ci mancava solo il phishing: sembra un nome iper tecnologico in fondo all’apparenza innocuo. Ma in realtà nasconde pericolosissime insidie che potrebbero travolgere, come un uragano, i nostri fondi.

Unicredit, Bnl, Intesa San Paolo: i correntisti non dormono sonni tranquilli, scopriamo cosa sta accadendo

Importanti banche del panorama finanziario italiano stanno registrando nelle ultime settimane numerose lamentele da parte dei clienti. L’accusa è di inviare comunicazioni in cui si “spaventano” i correntisti annunciando la disattivazione delle varie funzionalità. In realtà, gli istituti di credito sono vittime di un raggiro al pari dei clienti. L’e-mail, infatti, rappresenta un tentativo di phishing, una truffa informatica ideata per rubare i dati sensibili degli utenti e usarli per svuotare conti e carte.

Come proteggersi da questo terremoto digitale che rischia di farci crollare tutto addosso? Come uscire indenni da questa vera e propria criminalità organizzata che avviene da dietro uno schermo?

Sapere che le banche, gli istituti di credito, che certamente, almeno sulla carta, dovrebbero essere dotate di sistemi di sicurezza ben più sofisticati di quelli degli ignari cittadini, sono vittime anch’esse vittime di tentativi di frode, non ci conforta affatto.

Unicredit, Bnl, Intesa San Paolo: incubo phishing

I tentativi di phishing sono sempre più agguerriti e sofisticati. Si caratterizzano da email che rispecchiano alla perfezione “lo schema grafico” della nostra banca e l’home page della sezione on line del nostro sistema di home banking. Lo scopo è chiaro, da tempo, gli strumenti per ottenerlo sono diversi. Venire a conoscenza e catturare le nostre chiavi di accesso allo scopo di svuotarci il conto in banca. Essere “educati e aggiornati”, costantemente, sulle “strategie di attacco” dei criminali informatici è perciò doveroso. Sia tu che tu faccia parte di una banca, come impiegato o come manager, sia che tu sia un piccolo imprenditore. Come sempre conoscenze e studio al primo posto, in questo più che mai indispensabili per difendersi. Spada e scudo, quasi come fossimo nel medioevo. Ma per chi non lo avesse capito siamo in guerra!

Eccola, chi di non l’ha ricevuta almeno una volta? Una e-mail “sospetta”, che assomiglia molto alle comunicazioni che solitamente le banche ci inviano. Un correntista distratto, preoccupato dal contenuto della missiva, tenderà a non notare alcuni particolari che consentirebbero, invece, di riconoscere il tentato raggiro.

Email sospette, imperativo categorico tenere occhi aperti

Avrete notato che, nelle ultime settimane, le principali banche italiane ci “tempestano” positivamente di messaggi. Sia sui nostri cellulari, sia nella sezione riservata del nostro account bancario. Ci avvertono continuamente nel non divulgare, in nessun caso, user e password. E ci fanno notare che gli istituti di credito non le richiedono mai ai loro clienti. Al massimo periodicamente sono solerti nel farci aggiornare le chiavi di accesso che ormai hanno sempre una scadenza. Inoltre tutti i sistemi di accesso, sia via app, sia on line, alla nostra “sezione bancaria” sono sempre collegati con il nostro numero di cellulare. Vuoi controllare il tuo saldo? Vuoi effettuare un bonifico? Oltre alle credenziali, ti sarà sempre inviato un codice temporaneo via sms e ti verrà chiesto di cliccare sul tuo telefono per accedere. Perché si presuppone che nessuno possa rubarci il cellulare. Uno scherzo vero? Immaginate chi sul proprio telefonino possiede tutto: codici di accesso, password, e che ogni suo dispositivo finanziario sia collegato al nostro numero e al nostro smartphone. Perderlo o vederselo portar via è un altro incubo, quasi peggiore del vedersi svuotare il conto da uno sconosciuto.

Guai a distrarsi, mai fornire dati sensibili

Solitamente viene comunicata un’interruzione del servizio, una disattivazione delle funzionalità principali. Il truffatore in agguato, con la sua email, punta sulla nostra paura, sulle nostre ansie. Tutto questo allo scopo di spingerci, in pochi istanti, a riformulare i nostri dati. Bastano pochi secondi di distrazione, il criminale entra nel nostro sistema e ci svuota il conto in banca. Ed eccoli i risparmi di una vita sparire via!

L’ultima e-mail che sta arrivando ai clienti di Unicredit, ad esempio, e che non è inviata naturalmente dalla banca, è sofisticatissima e diabolica.

Il testo recita testualmente: “Con questa e-mail ti informiamo che abbiamo disattivato tutte le operazioni online con la tua carta di credito e le funzioni del tuo conto Unicredit“.

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La mail del “cattivone di turno” informa, per farci entrare nella paura più completa, ovviamente traendoci in inganno, che tutti i servizi a noi dedicati da parte della nostra banca sono bloccati. Ci viene chiesto di cliccare su un link, ovviamente diabolicamente creato ad arte, e di inserire nome, cognome, telefono e dati di accesso bancari. Contate fino a tre, respirate, ragionate! Fermatevi e non fate sciocchezze, prima che i vostri fondi finiscano nelle mani di chissà chi. Contattate subito la direzione della vostra banca e la polizia postale.

Alfredo Iannaccone
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Alfredo Iannaccone

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