Reddito di cittadinanza resta ma cambia: occhio a queste differenze

Il Reddito di cittadinanza resta ma allo stesso tempo cambia: quali sono le principali differenze e cosa c’è da sapere al riguardo

Reddito di cittadinanza resta ma cambia: occhio a queste differenze
Conti e denaro (fonte foto: Adobe Stock)

C’è grande attenzione, comprensibilmente, da parte di molti quando si parla di tematiche importanti ed economiche come quelle inerenti ad esempio al Reddito di cittadinanza, che resta ma che allo stesso tempo cambia, stando a quanto si apprende da diversi siti e dopo l’approvazione nella legge di Bilancio: differenze sostanziali ed una profonda revisione.

Ma ecco di che cosa si tratta.

Tra i diversi punti ed aspetti che riguardano la legge di Bilancio, che è stata presentata in conferenza dal presidente Draghi e dai ministri Franco ed Orlando, vi sono anche elementi importanti in merito dal reddito di cittadinanza, che vanta ora un meccanismo teso, si legge su Fanpage.it, a favorire la ricerca del lavoro da parte di coloro che lo percepiscono.

Il Presidente, tra le altre cose, ha spiegato di condividere il principio del suddetto reddito, ma che debba esserci “un’applicazione che sia esente da abusi e non sia da intralcio al funzionamento del mercato del lavoro“. Inoltre, vi saranno maggiori controlli “diversi e molto più precisi ex ante”.

Reddito di cittadinanza 2022, cosa cambia e differenze: lavoro e riduzione a determinate condizioni

Arrivano dunque cambiamenti sostanziali per il Reddito di cittadinanza, con il finanziamento per il prossimo anno, con una stretta sui controlli, si legge su Fanpage.it, ed un meccanismo previsto tale da favorire la ricerca del lavoro.

Andando nello specifico, riporta Fanpage.it, sembra che tale misura di sostegno decadrà qualora vi sia il rifiuto di due offerte di lavoro anziché tre; dopo i primi 6 mesi, inoltre, la misura a sostegno dei percettori verrà tagliata di cinque euro al mese. 

Tuttavia bisogna prestare attenzione a questo punto, poiché si legge che tale novità riguarderà coloro che sono “occupabili”, ovvero tenuti agli obblighi legati al beneficio percepito. Esclusi inoltre i nuclei familiari con bambini sotto i 3 anni, con disabilità gravi, e non autosufficienti.

L’attenzione va prestata anche ad un altro fattore, ovvero quello inerente alla riduzione che non si applica a coloro che ricevano meno di 300 euro (moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza).

Su Open si legge che si sospende se il beneficiario inizia a lavorare e riprende nel caso in cui il percettore dovessero perdere il posto.

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Rispetto alla decadenza, si legge su Open, le ragioni crescono e vi sarà anche quella relativa alla mancata presentazione al Centro per l’Impiego dopo aver ricevuto la convocazione. Al secondo rifiuto dell’offerta di lavoro, come detto, il sussidio si perderà.

Questi, alcuni dettagli inerenti la misura. È opportuno ed importante approfondire il tema confrontandosi con gli esperti e gli specialisti, al fine di chiarire ogni dubbio e ricevere tutte le informazioni utili al riguardo.

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