Gigi D’Alessio è uno dei cantautori più importanti, che ha contribuito a plasmare il nostro panorama musicale. Ma chi è che l’ha scoperto e lo ha iniziato? Andiamo a vedere.
Quando pensiamo alla musica italiana è impossibile non pensare anche a Gigi D’Alessio che, in tutti questi anni, è diventato un vero simbolo, un’icona di almeno tre generazioni. Grazie alla sua musica – un ibrido tra cantautorato, neomelodico e canti popolari napoletani – ha regalato una nuova linfa al settore.
I primi passi nell’ambiente li muove a 12 anni, dopo essersi iscritto al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, uno degli istituti più importanti nel nostro paese. Un interesse sviluppato tra i vicoli della città campana, dove è cresciuto ed è rimasto legatissimo, nonostante la sua vita oggi sia a Roma, dove ha fatto casa.
In circa trent’anni di attività, sempre ad altissimo livello, Gigi è riuscito a portare la sua musica in giro per l’Italia e anche al di là dei confini della penisola. Esibendosi in importantissimi palcoscenici e riempiendo i maggiori stadi di tutto il mondo, conquistando un enorme successo.
Chi ha scoperto Gigi D’Alessio: l’incontro con Mario Merola
Amato a Napoli e in tutta Italia, Gigi D’Alessio ha raccolto un grandissimo seguito. Una notorietà esplosa negli anni Novanta, tanto che il suo film Annarè fu l’opera più vista in Campania, facendo passare in secondo piano Leonardo DiCaprio. Negli anni ha venduto oltre 20 milioni di copie, conquistando dischi di diamante e di platino.
Ha lavorato e collaborato con grandissimi nomi nel mondo della musica napoletana e italiana: da Nino D’Angelo a Lucio Dalla, passando per Gigi Finizio e Alex Britti. Ma la sua carriera ed il suo percorso artistico lo deve all’incontro fortuito con Mario Merola, il “padre della canzone melodica napoletana”.
La sua carriera, infatti, ha inizio proprio grazie al re della sceneggiata napoletana. Merola, dopo averlo sentito cantante per puro caso e per aver saputo che scriveva per altri artisti napoletani, decide di portalo in giro con lui e farlo suonare durante i suoi concerti.
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Proprio da questo momento inizia la storia da musicista di D’Alessio, che lo porterà a scalare vette altissime. Per Merola ha scritto, tra le altre canzoni, Cient’anne, brano che in seguito è diventato anche la colonna sonora dell’omonimo film e gli ha dato una fama nazionale importante.