Cosa succede alla nostra salute se beviamo troppi caffè: rimarrai senza parole

Il caffè rappresenta un rito irrinunciabile per milioni di italiani. La storia del nostro Bel Paese si intreccia con quella di una bevanda che è storia, cultura, tradizione.

Caffè effetti negativi e positivi
Caffè effetti negativi e positivi

Difficile immaginare una Italia dove venisse improvvisamente bandito, per assurdo, a tutti i livelli sociali, l’uso del caffè. Scatterebbe una vera e propria rivoluzione popolare, oltre che, ragioniamo sulla base di una utopia vera e propria, centinaia di aziende vedrebbero realizzarsi il loro tracollo totale. Il caffè è storia italiana, è tradizione, è cultura, è business. La storia del caffè si intreccia da decenni e decenni con la nostra vita. Il caffè abbraccia il cinema, la televisione, il marketing, la comunicazione. Sull’uso, consumo e vendita di caffè, ci sono aziende che ogni anno investono milioni di euro per ottenere grandissimi ricavi. Oltre tutto è un momento irrinunciabile, è un rito, è un binomio aroma-sapore come ce ne sono pochi. L’italianità nel mondo si intreccia a doppia mandata con la storia del caffè, di ieri e di oggi.

Potremmo rinunciare al rito di un caffè al bar con gli amici? Il caffè è convivio, è calore. Oppure potremmo fare a meno di un caffè appena svegli o dopo pranzo? Ma è il momento di capire, di informarsi, di rendersi conto quali sono, secondo studi recenti, sia gli effetti positivi che quelli negativi del caffè italiano.

Caffè e salute: rito, tradizione e cultura. Ma occhio a cosa dice la scienza

Notevoli ricerche, corroborate da autorevoli studi scientifici, ci mettono nella condizione, ragionevolmente, di poter pensare che, consumato in modo opportuno, il caffè possa avere davvero considerevoli benefici sul nostro organismo.

Ad esempio, secondo lo studio “All coffee types decrease the risk of adverse clinical outcomes in chronic liver disease: a UK Biobank study”, bere tre caffè al giorno ridurrebbe il rischio di malattie al fegato. E ancora la ricerca “Association of Coffee Intake With Survival in Patients With Advanced or Metastatic Colorectal Cancer” ha rilevato invece una riduzione nel rischio del cancro al colon-retto, uno dei “grandi killer” tra le malattie tumorali moderne.

Non dimentichiamoci degli innumerevoli studi nutrizionali che dimostrano che il caffè, consumato subito dopo un pasto proteico e sano, riduce profondamente il senso di fame, blocca l’appetito. Ecco perché viene definito un grande nemico dell’obesità.

Ma veniamo agli effetti negativi, perché il rovescio della medaglia esiste e come. E di tutto questo va tenuto inevitabilmente conto. Il caffè, secondo alcuni studi, per le capacità che ha di mettere in moto determinati meccanismi del cervello, si può considerare una vera e propria sostanza psicoattiva. Cosa succede al nostro cervello, al nostro umore, al nostro fisico, se beviamo troppo caffè? Intanto le reazioni sono strettamente soggettive. Ci sono persone, è palese, che consumano oltre cinque tazzine al giorno, una media molto alta, e non risentono di alcuna reazione al proprio equilibrio, al proprio umore.

Effetti negativi e positivi: autorevoli pareri scientifici dal mondo

Ci sono invece persone totalmente o quasi intolleranti alla caffeina. Per loro la cosa peggiore sarebbe bere un espresso ristretto, forte, intenso, del bar, a digiuno, con 35 gradi di temperatura esterna, in piena estate. Aumenti di battito cardiaco, tachicardia, mal di testa, dolori di stomaco. Un disastro totale per il fisico.

Le conseguenze di un consumo esagerato di caffè sono molteplici. Innanzitutto, come evidenzia anche l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), in linea generale per i consumatori adulti si consiglia di non superare le cinque tazzine al giorno, per un totale di 400 milligrammi di caffeina. Ma in questo caso si deve possedere un fisico integro e tollerante al caffè. In caso contrario la media si abbassa inevitabilmente a tre, anche due.

Anche in questo caso, nel raccontare gli aspetti per così dire negativi del caffè, ci supportano autorevoli studi scientifici. Occhio alle controindicazioni rispetto a chi fa uso abituale di determinati farmaci. Si rischia concretamente di “dare vita” a mix davvero pericolosi per la salute delle persone.

Caffè e salute: occhio ai mix pericolosi

Gli effetti della caffeina, lo spiega la Mayo Clinic, vengono poi “implementati all’ennesima potenza” da alcuni principi attivi contenuti in determinati medicinali, come l’efedrina, la teofillina e l’echinacea, che potrebbero aumentare il rischio di ictus, infarto, ipertensione e palpitazioni cardiache. L’istituto americano sottolinea che bisogna sempre chiedere al proprio medico curante se la caffeina può “condizionare negativamente”, con conseguenze pericolose, i farmaci prescritti.

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Per quanto riguarda la dibattuta questione del caffè consumato in gravidanza, la maggior parte degli studi scientifici e medici dimostrano che anche 200 milligrammi di caffeina potrebbero essere deleteri per lo sviluppo del feto. Superare queste dosi, in casi estremi, potrebbe portare conseguenze per il nascituro che fa paura solo nominare. Si parla di rischio di morte e basso peso alla nascita, aborto spontaneo e leucemia acuta infantile. Stanno esagerando i medici? I casi elencati, seppur rari, sono frutto di drammatiche situazioni vissute nella realtà. Si parla, nelle riviste scientifiche, anche di casi di bambini nati con obesità infantile, a causa di madri grandi consumatrici di caffè.

Come già abbiamo raccontato in passato, inoltre, il caffè a digiuno, tranne in casi rari, non andrebbe assolutamente consumato. E’ come simulare una digestione, è come forzare lo stomaco ad attività a vuoto. Succhi gastrici a go go, dolori, nausea, mal di testa, meglio sempre consumare qualcosina accanto al caffè o berlo dopo uno dei tre pasti principali.

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