Zanziman Ellie è un ragazzo ruandese, il “Mowgli della vita reale”, il celebre personaggio Disney della storia de Il Libro della Giungla che ha appassionato milioni di bambini e adulti in tutto il mondo.
A volte quello che ci sembra impossibile può diventare realtà. Questa è senza dubbio quello che ho pensato leggendo la storia di Zanziman Ellie. Il ragazzo ha 22 anni e per tanto tempo ha vissuto in una giungla ruandese. In seguito, aveva deciso entrare a far parte della vita nella comunità locale. Ma le cose non sono andate come sperava.
I primi tempi, per il giovane ragazzo, non erano stati dei migliori. Infatti, era stato preso di mira dai coetanei a causa dei suoi tratti somatici. Per mesi non ha fatto altro che sfuggire ai bulli che lo tormentavano per la sua condizione di microcefalia.
Fortunatamente, però, le cose per Zanziman stanno migliorando. Soprattutto dopo che è stato iscritto a una scuola per ragazzi che hanno bisogni speciali. Adesso indossa abiti puliti e nuovi ogni giorno e frequente l’istituto locale per apprendere e imparare come tutti i suoi coetanei.
Chi è Zanziman Ellie, il Mowgli della vita reale
Zanziman Ellie diventato famoso dopo che lo show su YouTube Afrimax TV è andato in onda nel febbraio dello scorso anno. E’ un ragazzo di 22 anni con microcefalia che è stato soprannominato il “Mowgli della vita reale”. La mamma lo ha considerato un “miracolo” dopo aver perso i suoi primi cinque figli in Ruanda.
Zanziman vive con la sua famiglia in Ruanda. Per diverso tempo è stato vittima di bullismo quotidiano da parte degli abitanti del villaggio in cui vive a causa dei suoi tratti del viso. La mamma, infatti, ha rivelato che soffriva per via delle prese in giro a cui era sottoposto il figlio.
Come abbiamo anticipato, il ragazzo ha la microcefalia, una condizione in cui la testa di un bambino nasce molto più piccola del previsto. Una condizione che può portare i bambini ad avere difficoltà di apprendimento o disabilità fisiche man mano che crescono.
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La patologia è difficile prevederla durante la gravidanza. Viene, infatti, diagnosticata misurando la testa del bambino 24 ore dopo la nascita. La microcefalia colpisce spesso i bambini le cui madri contraggono il virus Zika.