Come risparmiare ogni mese: l’incredibile regola del 50-20-30

Come risparmiare ogni mese: un tortuoso percorso a ostacoli che il più delle volte potrebbe rivelarsi un tunnel senza uscita.

Risparmiare in famiglia
Risparmiare in famiglia

Risparmiare ogni mese è il pensiero fisso di moltissimi padri di famiglia. Il modesto stipendio portato a casa, la crisi improvvisa della propria azienda o della propria attività privata, che potrebbero, da una parte aver portato a ritardi nei pagamenti che prima sembravano solo il peggiore degli incubi.

10, addirittura 20 giorni di ritardo rispetto al passato: se lavoriamo per una società privata, oppure se siamo liberi professionisti, magari consulenti che fatturano, il peggio potrebbe essere davvero diventato realtà.

Le nostre fatture vengono pagate sempre più in costante ritardo, gli incarichi di una volta sono solo un lontano ricordo. Dall’altra c’è chi fa affidamento sulla propria attività, “minata” però dalla tempesta perfetta del Covid. Le entrate sono tristemente inferiori, le spese sono rimaste le medesime. E allora come si fa a risparmiare? Come si fa ad avere margini per arrivare addirittura al mese successivo con i soldi sul conto? Un solo stipendio che arriva in una famiglia rappresenta poi un ostacolo all’apparenza insormontabile. Determinati costi non accettano né se e né ma. Le bollette di luce e gas presentano nuove e terribili “stangate” con cui fare i conti. Se ci sono i figli di mezzo, tra libri e vestiti, le scelte a cui rinunciare sono davvero esigue. E se poi subentrano imprevisti di carattere sanitario, dove andremo mai a sbattere la testa?

Come risparmiare: ce la faremo ai tempi della crisi?

Eppure, secondo una studiosa, una luminare di economia, esiste un metodo matematico certo per risparmiare, per non arrivare al tragico momento dello 0 sul conto. Si spera che non accada prima di toccare la fine del mese e portare a casa un nuovo stipendio. Moglie e marito in fondo non hanno scelta: cinema, teatro, scarpe nuove, vestiti nuovi, parrucchiere, cena fuori con gli amici devono per forza di cose aspettare. Ci sono delle scelte obbligate: si chiamano affitto e bollette. Naturalmente tutto è possibile a una condizione: ovvero che le spese fisse “improrogabili” non superino le entrate. In questo caso saremmo in un vicolo cieco, e non ve lo auguriamo affatto.

Non fatevi prendere dell’ansia, quest’ultima è il peggior nemico in certi casi. Dormire poco la notte, trasferire agitazione o peggio ancora rabbia sul coniuge o sui figli, può solo peggiorare la propria situazione.

Metodo Warren: infallibile o quasi

E allora proviamolo a sperimentare questo “metodo infallibile”, pensato e sperimentato dalla esimia professoressa di economia Elizabeth Warren. Si chiama 50-20-30. Ma in cosa consisterebbe? La luminare di finanza ragiona in questo modo e tutto sommato non è complicatissimo seguirla. 50 è il 50% dei costi da destinare alle spese che non possono essere rinviate. Affitto, bollette, tasse, e uscite di prima necessità che non possono attendere. Parliamo anche di generi alimentari, pulizia personale e della casa, vestiti quando sono indispensabili. Come potremmo rinunciare a un cappotto, se non lo abbiamo, per affrontare il rigido inverno? Ma proviamo a non superare, come uscite, la metà di quello che incassiamo. E’ fondamentale. Con l’altro 20, il 20%, dovremo creare un fondo di risparmio, un piccolo salvadanaio. Sarà fondamentale per le emergenze. Se tutto va bene, forse e diciamo forse, ci resterà un margine del 30% da destinare a divertimenti e svaghi. Ma attenzione, potrebbe non essere sempre possibile concederseli tutti i mesi.

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A questo punto non ci resta che provare. E se necessario dovremo tagliare, tagliare, tagliare. Ricariche del telefonino, sigarette, pay tv, calcetto con gli amici: siamo in pieno clima di austerity, e per quelli che non l’hanno compreso è ora di farsene una ragione.

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