Lo Spid è uno strumento fondamentale per tutti i servizi legati alle Pubbliche Amministrazioni.
La parola Spid è ormai entrata, gioco forza, nell’uso comune. E anche i meno avvezzi alle necessità di utilizzare i sistemi informatici hanno dovuto arrendersi all’evidenza.
Non tutti siamo abili ed esperti nello “smanettare” davanti a un computer. Qui non si tratta di puro divertimento legato ai video games o di capacità di aggiornare sistemi operativi e programmi per il lavoro di tutti i giorni. Con lo Spid, da almeno due anni a questa parte, entriamo nella delicata sfera della Pubblica Amministrazione, con la quale, necesse est dicevano i latini, tutti prima o poi dobbiamo avere a che fare.
Spid: l’identità digitale unica per districarsi nella giunga della Pubblica Amministrazione
Ma cosa è esattamente lo Spid? Altro non è che una identità digitale unica (e pensare che in passato bastavano un pezzo di carta e una firma…) per accedere a tutti i servizi della P.A., prima di tutto quelli fiscali, per non parlare poi di quelli legati alla previdenza sociale. Inevitabile quindi che si sia delineata una situazione nella quale anche le “vecchie generazioni” abbiano dovuto adeguarsi. L’obiettivo è necessariamente quello di comprendere come districarsi nella “giungla” di una burocrazia che viaggia di pari passo con la tecnologia informatica. Lo Spid, almeno per chi sta dall’altra parte, ovvero è abile a gestire pc e smartphone come il pane quotidiano, è un sistema di accesso abbastanza semplice, sia come creazione che come gestione. Non la pensano certo così molti cittadini, che non lo ritengono affatto di facile accesso.
Stiamo parlando di un’unica e sola identità digitale con la quale si può avere accesso a tutti i tortuosi percorsi e servizi della Pubblica Amministrazione. Non ci piace l’informatica? Siamo poco esperti e ci perdiamo nella “foresta nera” della burocrazia e del fisco? Converrebbe certo affidare tutto a un professionista esperto, certo, ma possiamo risparmiare notevolmente con alcuni semplici passaggi che vi illustreremo qui di seguito.
Pochi semplici passaggi per ottenere lo Spid “senza impazzire” al computer
Proviamo a semplificare tutto. Sarà certo importante conoscere le norme basilari dell’uso di un computer e di un cellulare, dove occorre avere un numero di telefono attivo da associare alla creazione dello Spid. Vi guideremo verso una serie di accorgimenti che renderanno tutto più agevole anche per i nonni e per le zie meno avvezzi al “complesso” mondo dell’informatica. Partiamo dalla procedura on line sul sito di poste italiane.
- Cliccare in alto a destra sulla parola servizi on line.
- Cercare il link identità digitale in basso a sinistra.
- Qui troverete la dicitura PosteID abilitato a SPID. Cliccare su registrati subito.
- Il sistema ora ci pone di fronte a una scelta: farci riconoscere di persona nel nostro ufficio postale più vicino, oppure procedere con la registrazione on line.
Noi vi consigliamo la prima strada, che sembra quella più impervia ma non lo è affatto.
6. Adesso occorre cliccare su prosegui e inserire con cura tutti i propri dati anagrafici. Dopodiché sarà necessario digitare il nostro indirizzo mail di riferimento a cui Poste Italiane invierà immediatamente un Codice OTP. Stiamo parlando per i meno esperti di una serie di cifre numeriche che sarà necessario inserire per procedere alla schermata successiva. Cliccando conferma vi dovrete preparare a scegliere una password per lo SPID. In questo caso non cercate una soluzione troppo semplice o ovvia come la vostra data di nascita o il nome dei figli o dei nipoti. Sarà fondamentale inserire un codice alfa numerico che dovrete tenere bene a mente. Un codice di verifica a questo punto vi sarà inviato via SMS. Adesso basta inserirlo e confermare per andare avanti. Tutto questo serve a concludere la registrazione. Non dimentichiamo di inserire tutti i nostri dati anagrafici corretti.
Non è finita qui perché adesso se abbiamo scelto la strada del “riconoscimento” nel nostro ufficio postale di fiducia, abbiamo la necessità di portare con noi, sempre, carta di identità e codice fiscale. A questo punto infatti è necessario che l’impiegato li scannerizzi. Ma prima ancora, se abbiamo completato tutto il percorso in modo corretto, ci arriverà una mail di conferma. Stampiamola e portiamola con noi presso Poste Italiane. Pochi minuti e avverrà il riconoscimento “de visu”. Tornati a casa ci arriverà una nuova e definitiva mail di conferma.
Crediamo di avervi proposto un percorso che certamente sembra più complesso, ma non è così. Certo, richiede più tempo e maggiori passaggi, ma è consigliabile per chi non ha la capacità di gestire tutto davanti a un computer.
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Non è finita qui perché adesso mancano gli ultimi semplici dettagli. Occorre scaricare l’app di poste italiane dove inserire la nostra mail e la password che abbiamo scelto all’inizio. Arriverà un codice via sms, perché tutto è sempre associato al fondamentale rapporto computer-cellulare. Inseriamo il codice e ci arriveranno una nuova serie di cifre. Saranno sei e sono quelle definitive. Signori e signori ce l’abbiamo fatta. Habemus lo spid! Finalmente anche noi possiamo navigare nel tortuoso fiume della Pubblica Amministrazione con un’unica identità digitale. Ora ci toccherà avere a che fare con la burocrazia, ma questa, come diceva un famoso film della nostra adolescenza, è tutta un’altra storia.