Un nota catena alimentare, la Coop, ha richiamato un lotto di salmone scozzese contenente all’interno un pericoloso batterio.
Si ritorna a parlare di prodotti alimentari corrotti. Questa volta è stata direttamente la Coop a richiamare un lotto di salmone scozzese. La motivazione sarebbe, come segnalato da ilfattoalimentare.it, la “presenza di Listeria monocytigenes non conferme“. Sentiamo spesso parlare di Listeria per quanto riguarda questi richiami. In questo caso il batterio di riferimento è davvero molto pericoloso.
La Listeria è una famiglia di batteri in cui ci sono 10 specie. Quella citata conduce ad una malattia: la listeriosi. Questa è rara ma se presa risulta essere molto grave. Il paziente con listeriosi può essere ricoverato o, addirittura, andare incontro alla morte. Questo batterio si prende dopo la consumazione dei cibi contaminati.
Un alimento potrebbe essere contaminato anche prima del confezionamento. Così la cottura sarebbe del tutto inutile. Come riporta l’Efsa, l’European Food Safety Authority, è un batterio che riesce a sopravvivere in ambienti salati e può moltiplicarsi anche a temperature basse. Ed è inevitabile che l’attenzione sugli alimenti deve essere massima dato le conseguenze terribili.
Tutto sul salmone richiamato per Listeria
La Coop ha immediatamente richiamato un lotto di salmone scozzese a marchio Fish & Fine. La motivazione è la presenza di Listeria monocytogenes non conforme. Il prodotto alimentare è venduto in una confezione da 200 grammi con numero di lotto 103936090712-25421. La data di scadenza del 21/10/2021.
Il salmone è prodotto da Kristal So d.o.o Natural Fish. Nello stabilimento di Nova industrijska zona bb, a Krnjesevci, in Serbia. La distribuzione italiana è affidata a Sicily Food srl. Per qualsiasi consumatore che voglia contattare l’azienda può farlo alla mail sicilyfood@sicilyfood.it o al numero 0922 441586.
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Sappiamo bene che i prodotti confezionati possono avere problemi. Il pesce, inoltre, sarebbe meglio acquistarlo fresco anche se ha costi decisamente più alti. Per chiunque abbia acquistato il prodotto, può restituirlo al negozio di riferimento. Inoltre, la Coop segnala che il richiamo riguarda solo alcuni negozi dell’Emilia-Romagna. Ai consumatori che l’hanno consumato ci si augura non abbiano avuti particolari conseguenze.