Candidata a Milano con il Movimento 5 Stelle, Layla Pavone si definisce come una “pioniera di internet”. Tempo fa aveva una simpatica con il leader di un partito politico molto lontano da quello che lei rappresenta.
Layla Pavone è la candidata del Movimento 5 Stelle per Milano. Il suo nome è stato sponsorizzato con forza dal leader Giuseppe Conte. L’ex Presidente del Consiglio in quest’ultimo mese ha girato l’Italia per promuovere la campagna elettorale con annesse dichiarazioni d’amore inattese.
A sfidarla per diventare il “primo cittadino” della città meneghina ci sono Beppe Sala, super favorito e sindaco di centrosinistra uscente; Luca Bernardo, candidato del centrodestra; Gianluigi Paragone, candidato con una lista civica.
Layla Pavone, chi è: età e inizi di carriera
- Nome: Layla Pavone
- Data di nascita: 28 aprile 1963
- Età: 58 anni
- Luogo di nascita: Milano
- Segno zodiacale: Toro
- Lavoro: Imprenditrice, manager e politica
Layla Pavone è nata a Milano il 28 aprile 1963 sotto il segno del Toro. Da giovanissima si interessa alla comunicazione, soprattutto a quella digitale. Si iscrive all’Università Statale di Milano nella facoltà di Scienze Politiche dove si laurea nel 1987. Durante il percorso universitario diventa giornalista pubblicista e collabora con diverse testate giornalistiche.
In seguito torna sui libri e si iscrive al Master in Comunicazione d’Impresa. E’ grazie a questo titolo che inizia la sua carriera. Entra a far parte del gruppo Publicitas con cui dirige il marketing dell’azienda. Sempre nello stesso ambito si trasferisce in Polonia dove lavora per un quotidiano di Varsavia, contribuendo al lancio del canale televisivo Polonia 1 nel 1993.
Layla Pavone, carriera: l’ascesa nel mondo pubblicitario
Dopo essere tornata in Italia, prende parte al lancio di Video On Line di Nichi Grauso. In questa nuova manzione, Layla si occupa sia del marketing che dell’avertising online. E’ proprio in questo caso che inizia a definirsi “pioniera di internet”. Proprio a lei viene attribuita la vendita del primo storico banner pubblicitario su un sito.
Con l’inizio del Nuovo Millennio viene chiamata a collaborare con il gruppo Dentsu Aegis Media. Qui ha un ruolo molto importante, diventando capo di IAB Italia, la divisione più grande nel settore pubblicitario digitale. Ancora oggi è presidente onorario. Dal 2010 al 2014 è nominata presidente del Centro Studi Assocom. In seguito entra a far parte del consiglio di amministrazione di Digital Magics.
La sua passione per il giornalismo l’hanno portata ad accettare il ruolo da consigliare indipendente nella società editoriale a cui fa capo il famoso quotidiano di Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano. La testata giornalistica è stata fondata nel 2009 da Antonio Padellaro.
Layla Pavone, vita privata: figli e marito
Per quanto riguarda la vita privata di Layla, sappiamo che è stata sposata due volte. La prima volta con un uomo conosciuto all’università, con cui ha avuto Beatrice nel 1995, la prima ed unica figlia. Un matrimonio finito per la gelosia di lui.
Con il secondo marito non ha avuto figli ed anche in questo caso è finito con un divorzio. Attualmente è il suo compagno è un medico, con cui condivide la sua quotidianità da 9 anni. Non conosciamo il suo nome, ma tempo fa aveva dichiarato: “E’ bene che faccia un lavoro lontano dal mio”.
Layla Pavone, dalla simpatia per Renzi alla candidatura come sindaco di Milano
Layla Pavone non è mai stata estranea alla politica. Non ha mai nascosto una grande stima per Emma Bonino. Ma, la notizia più sbalorditiva è la simpatia per Matteo Renzi, proprio il leader di Italia Viva più volte pungolato dal Movimento 5 Stelle con cui la manager digitale si è candidata a Milano per essere la sindaco della città.
Proprio quando Renzi divenne Presidente del Consiglio, Layla cercò in tutti i modi di incontrare il leader di Italia Viva e il suo braccio destro e ministro Luca Lotti. Il suo obiettivo era quello di farsi promotrice del settore pubblicitario digitale. Ma l’incontro non avvenne mai, per questo motivo si avvicinò al Movimento 5 Stelle.
Avvicinatasi al movimento fondato da Beppe Grillo, il nome di Layla Pavone viene spinto con forza da Giuseppe Conte per sfidare il favoritissimo Beppe Sala (Csx) e Luca Berdnardo (Cdx) nelle amministrative di Milano.
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Quando ha ufficializzato la sua candidatura per la corsa a sindaco di Milano, Layla decide di dimettersi dall’incarico del Fatto Quotidiano, magazine che sostiene il M5s, per motivi di trasparenza.