Gianluigi Donnarumma, “strapagato” estremo difensore del Paris Saint Germain di Mauricio Pochettino, si sarebbe aspettato un inizio di stagione totalmente diverso alla corte dei transalpini.
Eppure, dopo la magica notte di Wembley in maglia azzurra, dopo quegli interventi prodigiosi che ci hanno permesso di conquistare il titolo europeo, l’immediato futuro doveva essere tutto in ascesa. Le “manone” di Donnarumma, ragazzone di Castellammare, nei suoi sogni, nelle sue prospettive, avrebbero dovuto essere anche quelle del portiere numero uno della squadra della capitale francese. Un traguardo incredibile raggiunto a 21 anni: giocare con Messi, Neymar, Mbappè, difendere i pali di una delle squadre più forti al mondo, pronta a vincere tutto, a fare man bassa di trofei. E tutto questo dopo essere saliti in cima all’Europa, con indosso quella maglia che sogni da quando sei bambino. Quella maglia della nazionale che neanche tu ti saresti aspettato di conquistare così presto.
Gianluigi Donnarumma: l’Europeo conquistato a 21 anni e i sogni parigini
Ma i nuovi sogni, i nuovi obiettivi da conquistare, presentano spesso un percorso tutto in salita. Eppure Gigio Donnarumma, in qualche modo, aveva dimostrato che in estate, a contratto scaduto, non aveva certo lasciato il Milan per soldi. Almeno per il momento, rispetto al vecchio ingaggio della società rossonera, l’estremo difensore campano percepisce appena un milione di euro in più. Sono infatti sette i milioni netti che i parigini pagano a stagione per le prestazioni di uno dei migliori portieri al mondo.
Uno come Donnarumma, campione d’Europa, non abbandona una squadra come il Milan per andare a fare il “panchinaro” in Francia. In questi mesi, devono averlo pensato tutti, deve averci ragionato pure Gigio. Ma Navas, il costaricano ex Real Madrid, una carriera ricca di trionfi, non uno qualunque seppur certamente non un fenomeno, al momento è al primo posto nelle gerarchie di Pochettino. I fatti parlano chiaro.
I fischi di San Siro, nella recentissima sfida della Nazionale persa contro la Spagna, non devono certo aver riscaldato il cuore di Donnarumma. Il legame con la Milano rossonera è forte, essere cresciuto lì, avere lasciato la Campania a 14 anni. Ricordi, momenti indelebili, uno stadio che ti appartiene. Ma i tifosi non lo perdonano. E anche l’opinione pubblica ci ha dato giù pesante. Capello e Sacchi che lo accusano di superficialità e ingratitudine, le attuali vicende che lo vedono aver disputato appena 3 gare ufficiali, palesemente, danno ragione a chi pensa che sarebbe stato meglio attendere. E c’è chi giura che, se dovesse continuare a scendere in campo col contagocce, Donnarumma potrebbe presto lasciare la Francia. Del resto la Juventus è sempre lì, pronta a nominarti erede di Gigi Buffon, quello che per il momento i bianconeri non hanno trovato.
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I sette milioni del PSG e quell’offerta del Milan mai accettata
E’ curioso pensare che il Milan avrebbe potuto mettere sul piatto, per trattenere l’estremo difensore della nazionale azzurra, anche un milione di euro in più rispetto ai sette netti che oggi Donnarumma percepisce a Parigi. Ma il ragazzone di Castellammare, oggi tra i portieri più forti al mondo, ha scelto il prestigio di una formazione che potrebbe, dovrebbe, il condizionare è d’obbligo, aiutarlo a vincere. Per ora nei fatti, Gigio, deve accontentarsi di vedere vincere i compagni dalla panchina. Della serie, i soldi non sono tutto.