Una turista a Roma ha rischiato la propria vita dopo aver mangiato un gelato. Il racconto della ragazza del dramma sfiorato.
Le allergie ci sono sempre state, in questo particolare periodo sono sempre più le persone che hanno queste problematiche. In presenza di ciò, bisogna stare più attenti possibili e non si può prendere sottogamba nulla. Soprattutto in campo alimentare, queste possono risultare, in certi casi, mortali. Ed è, parzialmente, la storia che ha visto protagonista una turista a Roma.
Si parla di Annika Larson, una turista americana di 22 anni. Il 28 settembre si trovava nella capitale italiana ed ha rischiato la propria vita. Il tutto è avvenuto a seguito dell’acquisto di un gelato cioccolato e limone in una gelateria del posto. Dopo pochi minuti, però, la situazione è degenerata. Il volto della giovane ha iniziato a gonfiarsi e faceva seria fatica a respirare.
In sintesi, è andata in shock anafilattico. Tutto questo perché all’interno del gelato era presente un ingrediente a cui, la ragazza, risultava allergica. Il racconto della vicenda ci viene fornito dalla stessa Annika che ne ha parlato al The Mirror. Vediamo cosa ha detto di questa terribile esperienza.
La ragazza ha raccontato tutto ad un quotidiano britannico. Ecco come è iniziata: Sono allergica a tutti i tipi di noci e, dopo aver fatto delle ricerche, credo che il gelato contenesse anacardi e pasta di mandorle. Ho chiesto allo staff se il gelato contenesse noci e mi è stato detto di no”.
La ragazza ha raccontato anche l’arrivo dell’ambulanza e il trasporto in codice rosso. Ha pensato seriamente che stesse per morire ma sottolinea come sia stata salvata da una cosa. Si riferisce alla sua EpiPen, un autoiniettore di epinefrina che serve proprio per i soggetti con gravi allergie. L’utilizzo dell’EpiPen è servito ad arginare la reazione allergica in attesa dell’arrivo dell’ambulanza.
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Una bruttissima disavventura che la ragazza ha saputo arginare con il suo intervento tempestivo. Nonostante la reazione risultasse ancora alta, l’EpiPen le è stata fondamentale. Senza questo, ora staremmo parlando di una tragedia come afferma la stessa Annika: “Sarei morta se non avessi agito in fretta”. Questo grosso spavento deve essere da monito sia ai titolari che ai dipendenti nell’etichettare tutti gli ingredienti di un prodotto. Così da non avere situazioni di questo tipo che potrebbero finire peggio.
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