Il ministero della salute ha effettuato un richiamo su un particolare tipo di salsiccia. Questa potrebbe contenere un batterio conosciuto.
Ancora una volta si ritorna a parlare di prodotti con problemi che potrebbero causare gravi difficoltà ai consumatori. Il ministero è sempre attento a salvaguardare la salute dei consumatori. Interviene tempestivamente con richiami precauzionali atti a verificare lo stato del prodotto. Confermando o meno i sospetti sul un determinato prodotto alimentare.
Il prodotto in questione è una salsiccia stagionata che conterrebbe, come riportato dal sito ilfattoalimentare.it, “presenza di Salmonella in numero 1 campione (campione di prelievo)”. Il pericolo sarebbe, come ben conosciamo, un batterio comune ma pericoloso.
La Salmonella sono batteri causati dall’infezione gastrointestinale. Questa è comune nei paesi industrializzati e viene definita salmonellosi. Per l’uomo, il rischio è collegato alle infezioni trasmesse da alimenti. Per questo motivo, si rientra nel campo delle tossinfenzioni alimentari. Le conseguenze sono fastidiosissime e vanno dalla febbre ai crampi addominali fino a vomito e diarrea. Per persone già debilitate le conseguenze possono essere ancora più gravi.
La salsiccia richiamata dal ministero
Il richiamo, ricordiamo, è precauzionale e riguarda una salsiccia stagionata a marchio Cornicchia per la presenza di Salmonella. Il prodotto di riferimento ha un numero di lotto 213141 con un Tmc 06/02/2002. Fortunatamente, il richiamo riguarda solo un prodotto con questo numero di lotto, non ci sono altre segnalazioni.
La salsiccia stagionata è stata realizzata dal Salumificio Cornicchia Srl nello stabilimento di via Sputnik 2 a Corciano, Perugia. Il seguente prodotto ha il marchio di identificazione IT 1220 L CE. Ci sono tutte le informazioni per i consumatori di questo alimento affinché possano controllare se la salsiccia acquistata faccia parte di quelle richiamate.
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Come di consueto, chiunque abbia acquistato la salsiccia stagionata può procedere alla restituzione del prodotto al punto vendita d’acquisto. Così da procedere all’eventuale rimborso o sostituzione. Per chi, invece, l’avesse già consumata l’augurio è che non abbia avuto ripercussioni sulla propria salute.