Raffaella Fico è cresciuta: anche se si sente ancora un po’ bambina. Il suo unico, grande, vero amore, resterà per sempre Mario Balotelli.
La relazione tra Raffaella Fico e Super Mario, all’epoca del loro passionale e burrascoso amore calciatore del Manchester City, dura poco più di 7 mesi. Dal giugno 2011 all’aprile 2012. La soubrette e show girl napoletana racconta, finalmente, a distanza di anni, i retroscena di un rapporto sentimentale fortissimo, intenso, da copertina. Quello che le ha regalato il dono più bello che una donna possa desiderare: la piccola Pia.
Raffaella è cresciuta, sono trascorsi 10 anni, altri amori, altri uomini, hanno attraversato il suo percorso di vita. Ma quello che Mario le dato, in termini di passionalità e fisicità, non potrà mai scordarlo. Lo porta ancora dentro.
Raffaella Fico, tutta la verità su quei 7 mesi con Mario Balotelli
Ciò che mancava, come confessa al conduttore Alfonso Signorini, era la stabilità, l’equilibrio. E mai la bella Fico si sarebbe aspettata quella reazione, quel giorno, quell’esplosione di rabbia, quella “cattiveria” da parte di Mario. Oggi c’è una figlia, una splendida bambina che sta crescendo, che adora suo padre come è giusto, che lo vive. Raffaella ha superato il dolore, lo ha metabolizzato, anche se non dimentica. Ha perdonato ed è felice che Balotelli abbia accettato la piccola Pia, e che sia un padre premuroso, affettuoso, presente.
“Noi lo abbiamo sempre voluto un figlio, dice la Fico, anche se nei primi tempi Mario rifiutava la realtà, lui sa benissimo che non è arrivato per caso. La verità è nel cuore di entrambi: Pia è frutto di amore vero“. La bella napoletana racconta della distanza, delle difficoltà nel capire e comprendere gli eccessi di Mario. Lei a Napoli, lui a Manchester.
“Quando seppe che ero incinta andò su tutte le furie, mi rispedì a casa. Mi cacciò via. Per una donna è dura da digerire. Sì, penso anche io che Balotelli non fosse pronto a fare il padre, ma chissà. Era anche circondato, all’epoca, da persone che lo hanno consigliato male. Pensavano tutti che io volessi incastrare il campione, che volevo sistemarmi. Un giorno, volai a Manchester. Lui era lì, con tutta la sua famiglia, non mi volle nemmeno vedere e chiamò la polizia”.
Il racconto della Fico prosegue in modo sereno, non senza però quel pizzico di dolore, di rimpianto. Per “quello che poteva essere e non è stato”. Perchè lei una vita duratura con Mario la voleva davvero.
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“Per una donna innamorata è pesante essere trattata come è successo a me. E allora ho portato avanti la gravidanza da sola. E’ nata Pia, la mia vita, la mia gioia. E non rinnego nulla. Sapete tutti che all’inizio lui rifiutava la bambina, poi è cambiato. Oggi è un buon padre. Ma io non so, non so davvero se altre donne più orgogliose di me avrebbero perdonato. Oggi sono serena, la mia famiglia mi è stata accanto. E per il bene di Pia, io e Mario abbiamo un rapporto civile e continueremo ad averlo”.