È abbastanza ovvio che stare seduti a guardare la televisione per intere ore al giorno fa male alla salute fisica. Ma una nuova ricerca mostra che fa male anche alla salute mentale.
Uno stile di vita sedentario è già stato collegato a diversi problemi di salute, tra cui un aumento del rischio di malattie cardiache, cancro, diabete di tipo 2 e, addirittura, una morte prematura. Per questo motivo l’esercizio fisico regolare e quotidiano è fondamentale per mantenere un buon stato di salute.
Ma una vita sedentaria, passata davanti allo schermo televisivo, può essere dannoso per la salute del cervello. E’ indubbio che noi siamo la generazione dei monitor. Non solo la televisione, ma anche smartphone e tablet fanno il loro “sporco” lavoro e ci lasciano ore ed ore attaccati a schermi digitali.
Proprio dietro al lockdown, ad esempio, si è scoperto che stare oltre 8 ore davanti al computer ci danneggia sia da un punto di vista fisco che mentale. Per questo motivo è importante fare pause ricorrenti e un’attività fisica di almeno 60 minuti.
La ricerca scientifica
Adesso, uno studio scientifico della Johns Hopkins University di Baltimora ha scoperto che le persone che guardano la televisione almeno un’ora e quaranta minuti al giorno rischiano un declino cognitivo importante, con volumi inferiori di materia grigia nel cervello.
I ricercatori hanno analizzato le informazioni di 599 partecipanti, a cui è stato chiesto quante ore al giorno trascorrevano davanti lo schermo della TV, e si sono anche sottoposti a risonanza magnetica cerebrale. Questi individui sono stati seguiti dagli studiosi per 25 anni ed hanno iniziato ad essere sottoposti a ricerca quando avevano solo 30 anni.
Hanno scoperto che trascorrere tanto tempo davanti la TV genera un volume di materia grigia più basso. I ricercatori hanno calcolato che dopo l’ora giornaliera di visione della televisione provoca una riduzione dello 0,5% del volume della materia grigia.
Guardare troppo tempo la TV fa male: rischio Alzheimer
Un “processo di invecchiamento” che può essere contrastato solo ed esclusivamente con l’attività fisica. Almeno è questo che ha riferito Ryan Dougherty, autore principale dello studio e un borsista post-dottorato presso il Dipartimento di Epidemiologia dell’Università di Baltimora.
Il ricercatore sostiene che coloro che iniziano a guardare la televisione da giovani rischiano di ritrovarsi con meno materia grigia nella mezza età. Le aree cognitive principali (corteccia frontale ed entorinale del cervello) potrebbero essere, in questo modo, meno funzionanti.
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Addirittura, si è parlato che la sedentarietà legata alla visione della televisione porta a sviluppare l’Alzheimer. Uno stile di vita poco attivo potrebbe essere collegato a un deterioramento cardiovascolare, quindi a un minore afflusso di sangue al cervello e, di conseguenza, una minore ossigenazione neuronale, facendo appassire il cervello.