Scontro totale tra Massimo Boldi e Striscia la Notizia, l’oggetto del contendere sarebbe sulla paternità del format. Ecco cosa è successo.
Striscia la Notizia è uno dei programmi più longevi del sistema televisivo italiano. Nel corso del tempo ha sempre dimostrato una grande capacità di adattarsi ai tempi, o almeno, c’era la volontà di farlo. Basti pensare alla scelta dei nuovi conduttori che segna una particolare differenza con il passato.
È un programma che è partito nel lontanissimo novembre del 1988 e ancora oggi è tra i più seguiti nella fascia serale. Le sue inchieste, le imitazioni e le veline fanno parte di un pacchetto che ancora oggi attira i telespettatori e porta, da Antonio Ricci in giù, a migliorarsi sempre. Adesso, però, si è innescata una polemica che potrebbe portare dei dubbi sulla paternità del programma.
Tutti sappiamo che a capo della trasmissione c’è Antonio Ricci ma recentemente Massimo Boldi ha rilasciato delle dichiarazioni a QN che hanno portato una dura risposta da parte del programma. L’attore conosciuto anche come ‘Cipollino‘, rivendica la paternità del programma e vuole, in un certo senso, essere menzionato come uno dei fondati di un format che ha fatto la storia del sistema televisivo italiano.
Striscia la Notizia è scontro con Massimo Boldi
L’attore lombardo, durante l’intervista, si mostra fermamente convinto di aver inventato lui il tg satirico che oggi tutti conosciamo. Ecco quello che ha detto: “Striscia la Notizia l’ho inventata io, dieci anni prima che la facesse Antonio Ricci. Dopo aver visto su Telereporter un tizio che trasmetteva un tg parlando soltanto di quello che avveniva alla Comasina, scrissi il testo di un tg divertente”.
Boldi, continuando, svela anche un retroscena che potrebbe essere significativo: “Siamo al 1978-’79. Dopo il Fantastico con Celentano, per rientrare a Canale 5, Berlusconi mi affidò ad Antonio Ricci. Gli propongo l’idea del telegiornale e lui mi risponde: Belìn, ancora il telegiornale, sono 10 che lo fai! È una rottura di scatole“. La vicenda portata a galla da Massimo Boldi ha solo un obiettivo: ricevere dei meriti. Non si è fatta attendere la risposta da parte del programma di Canale 5, una reazione molto pesante.
La risposta durissima a Massimo Boldi
La risposta non si è fatta attendere ed è stata pubblicata da davidemaggio.it. Nel lungo comunicato divulgato dall’ufficio stampa, oltre la doverosa difesa della paternità, una parte diretta a Massimo Boldi farà discutere:
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“Boldi fa confusione, e parecchio, pure sulle date. Quando faceva Grand Hotel era il 1986. Difficile che nello studio accanto si girasse Striscia, visto che la prima puntata del tg satirico andò in onda nel novembre del 1988. Forse sarebbe stato il caso di verificare le informazioni, soprattutto quando, coscientemente, si intervista un soggetto in uno stato molto particolare“. Probabilmente, l’attore lombardo non lascerà passare quanto scritto, vedremo se ci sarà un’ulteriore risposta ad Antonio Ricci.