Sophia Loren, icona assoluta del nostro cinema, secondo le riviste specializzate, è in assoluto, e non solo, una delle donne più belle al mondo.
Ma anche uno dei personaggi legittimamente più pagati, per i suoi indimenticabili film, per una bellezza e una bravura artistica che hanno permesso di consacrarla come l’icona italiana nel mondo. Hollywood la ama, la riconosce come una delle artiste più capaci e intelligenti, le ha affidato nel tempo i ruoli più complessi accanto a mostri sacri. A personaggi complessi, con i quali non era facile lavorare.
Lei è sempre emersa per le sue qualità, da una parte, innate. Ma ci ha messo studio, dedizione, capacità di calarsi in ruoli sempre diversi. Ironica, drammatica, audace, divertente, commovente. E’ stata capace di non identificarsi e ingabbiarsi mai in un’unica figura, in un unico personaggio.
Non è solo la donna dell’Oscar ne la Ciociaria, anche se rimane una delle sue pellicole più celebri e non solo per la statuetta vinta. Noi la adoriamo in tutti i suoi ruoli. Dalle prime apparizioni, da non protagonista assoluta, accanto a un mostro sacro quale Totò, in Miseria e Nobiltà, a Pane, Amore e…in cui fa impazzire il Maresciallo Vittorio De Sica. Che la adorava, professionalmente era “cotto” di lei, tanto è vero che voleva recitarle accanto.
Ma l’ha anche diretta in film che son rimasti pietre miliardi del cinema. Ci piace nei kolossal americani che ha girato, nei film romantici accanto a uno splendido Cary Grant a metà anni 50. La adoriamo nelle sue pellicole più recenti come Sabato, Domenica e Lunedì, in cui interpreta una donna napoletana per eccellenza. La sacralità della famiglia, l’amore per il marito geloso, l’intoccabile ragù. Diretta sempre da registi straordinari, in questo caso Lina Wertmuller, che hanno solo valorizzato e consacrato la sua bravura immensa.
La nostra Sofia Loren, nome vero Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, celebrata nelle sue origini dalla abbastanza recente pellicola televisiva “La mia casa è piena di specchi”, in cui lei stessa interpreta sua madre Romilda e racconta quindi anche le sue umili origini, nasce a Roma il 20 settembre del 1934. Oggi, alla soglia dei 90 anni, la nostra attrice simbolo, la nostra “femmina italiana” per eccellenza, mantiene una bellezza, una fisicità, una classe, una eleganza, che farebbero invidia a qualunque donna più giovane anche di 30 anni. E non smette di piacerci, di stupirci, di meravigliarci: tra Oscar, Leoni d’Oro alla carriera, David di Donatello, chissà dove ha lo spazio per conservare tutti questi incredibili riconoscimenti. Che mai e dico mai nessuna attrice, neanche in tre vite artistiche, sarebbe capace di conquistare.
Per una donna, per una mamma del sud devota affezionata come lei, ha infatti avuto due figli in vita, Carlo Jr ed Edoardo, c’è stato un solo grande amore nella sua vita. Tutte le altre sono fantasie, miste forse a piccoli sprazzi di realtà. Perché di certo la Loren, perché nasconderlo, potrebbe essere rimasta colpita dal fascino di altri attori.
A decine l’hanno corteggiata, a decine l’hanno voluta. Ma vogliamo pensare e raccontare di un solo uomo che l’ha amata davvero. A cui lei ha dato tutta se stessa. Finché il destino ha permesso che lo avesse accanto. Citeremo poi anche gli altri, fermo restando che sono affidati al mito e alla leggenda del gossip, tra fantasia e un pizzico di realtà, di cui però, per quel velo di mistero che è giusto mantenere sulle vite dei grandi artisti, non avremo mai la certezza della verità. Ed è anche bello e giusto così.
Carlo Ponti lo straordinario produttore, l’uomo che aveva 38 anni quando lei gli ha fatto perdere la testa, nel 1950. Era già sposato e non fu facile ottenere il divorzio dalla prima moglie all’epoca. Il professionista esemplare, il padre dei suoi figli, che l’ha consacrata artisticamente, che le ha permesso di capire davvero fin dove potessero mai arrivare le sue potenzialità.
Non era bello, non era Marlon Brand, non era Cary Grant, ma le diede stabilità, sicurezze che altri non le avrebbero mai detto (e lei seppe capirlo). E da lui imparò molto. Lui la corteggiò con garbo, la conquistò con il fascino della sua posizione, è indiscutibile (era il produttore numero uno), le aprì porte importanti, la valorizzò. Fu anche colui che non le ha mai tarpato le ali, quando per un po’ ha smesso di seguirla, perché lui ha sempre portato avanti la sua carriera per lo più in Italia.
Quando per lei si sono aperte le porte degli Usa e di Los Angeles. Porte che non si sono mai chiuse. Perché se lei avesse voluto, avrebbe potuto recitare solo per Hollywood, ma l’Italia e il cinema italiano erano nel suo cuore, e per questo non li ha mai abbandonati. Per nostra fortuna eterna. Sofia è rimasta accanto all’amato Carlo fino alla sua morte, avvenuta nel 2007.
E poi chi sono gli altri uomini che l’hanno amata? Che sono letteralmente impazziti per lei? Tanti, tantissimi, a cui lei probabilmente ha dato la sua stima professionale, la sua amicizia, ma non ci sono e non ci saranno mai prove certe di tradimenti fisici, almeno finché è rimasta accanto a Carlo Ponti.
Cary Grant che si invaghì di lei pazzamente e che la fece di certo “traballare” un pò, quando negli anni 50 era già la donna di Carlo, ma non erano ancora sposati, non le fece solo una corte spietata. La amò davvero, perse la testa per lei. Le cronache parlano di baci veri, durante il periodo hollywoodiano del film che lei girò accanto a lui, il primo, “Orgoglio e Passione”, del 1957. Ma nulla più. Lei tentennò parecchio, lui era bello, affascinante, seppur già impegnato e molto più avanti con gli anni. Ma Sofia oggi nega un amore, un trasporto no, non lo hai mai negato. Ma scelse Carlo, scelse l’Italia, e lui divenne solo un amico epistolare a distanza, ritrovato poi nella pellicola Un Marito per Cinzia.
E gli altri? Si parla di Richard Burton, l’eterno uomo di Liz Taylor. Il noto fotografo Pizzi, che l’ha seguita una vita, anche in modo un pò ossessivo per la verità, racconta con le sue immagini di sguardi appassionati e complicità. Ma prove di una storia vera e propria non ce ne sono. E poi il regista Ettore Scola, alla fine degli anni 70. Secondo Pizzi ci fu una vera e propria fuga d’amore. Lui li raggiunse ai Caraibi, non ha prove della loro liason, ma intanto erano secondo lui insieme perchè lo fecero arrestare per due giorni. Racconta sempre lui.
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Si parla poi di altri due uomini: del medico Etienne-Emile Baulieu, il medico che ha scoperto la Ru486 e del magnate messicano Carlos Slim Helú, con cui avrebbe avuto una storia nel 2014. Non sappiamo davvero se oggi la nostra bella Sofia, a 87 anni, ha un compagno. Risiede a Ginevra, da sempre, nella sua esistenza ci sono i figli, rispettivamente direttore d’Orchestra e regista. E poi i ricordi immensi di una esistenza infinita, di tre vita in una, che speriamo per noi e per lei duri ancora il più lungo possibile.
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