Ornella Muti sta vivendo un vero e proprio dramma familiare a causa della sorella. La situazione è davvero tragica. Vediamo cosa è successo.
Momento complicato in casa Rivelli. La sorella di Ornella Muti è stata fermata dalle forze dell’ordine con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. Secondo le ultime indiscrezioni, l’arresto si sarebbe verificato nella giornata di mercoledì, quando l’attrice è stata presa e portata al Palazzo di giustizia.
La donna è stata raggiunta dalle autorità nella sua abitazione, in via della Camilluccia a Roma, una delle zone più esclusive e lussuose della capitale. La 71enne è stata beccata con tre flaconi di un litro di GBL, la “droga dello stupro”, la stessa sostanza che ha portato all’arresto del conduttore Ciro Di Maio.
Claudia Rivelli, anche lei attrice come Ornella Muti, è conosciuta al pubblico per aver preso parte a numerosi fotoromanzi nell’arco della sua vita. Davanti al giudice si è giustificata dicendo che non sapeva si trattasse di droga, bensì di sapone. Infatti, ha rivelato che aveva acquistato il prodotto per pulire l’argenteria.
Claudia Rivelli in manette: la sorella di Ornella Muti beccata con la “droga dello stupro”
A seguito di un’indagine sul traffico di GBL, iniziata circa tre mesi fa, l’attrice e sorella di Ornella Muti è stata fermata dalla polizia. L’inchiesta è stata diretta e organizzata dalla Polaria dell’aeroporto Fiumicino di Roma. Le forze dell’ordine hanno seguito le tracce dei flaconi di questa sostanza.
Uno di questi flaconi è stato prelevato da un corriere e portato al domicilio della madre di Claudia Rivelli, la scultrice Ilse Renate Krause morta nel 2020. Il giorno dopo, questo flacone è stato preso da un altro corriere e portato a casa della sorella di Ornella Muti. Dietro questi strani giri, la polizia è entrata nell’abitazione con un mandato di perquisizione dove ha trovato la “droga dello stupro”.
Le giustificazioni di Claudia Rivelli: “è solo sapone”
Dopo il fermo, la Rivelli avrebbe confessato alle autorità che quello era un liquido che usa per pulire l’argenteria. Una sostanza che, sempre secondo l’attrice, era stata scoperta dalla madre anni prima e che non sapeva fosse una droga.
Inoltre, la sorella di Ornella Muti ha confessato che uno di quei tre flaconi lo avrebbe mandato al figlio, nonché nipote dell’ex Presidente della Repubblica, Giovanni Leone che si trova a Londra. Il ragazzo userebbe quella sostanza per lavare la macchina.
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Tuttavia, la sostanza non è sapone, come ha confermato una consulenza degli esperti disposta dalla Procura. A difendere l’attrice è l’ex marito e avvocato Paolo Leone, il figlio dell’ex presidente della Repubblica.