E’ morto Carlo Alighiero, attore popolare al grande pubblico per le sue illustre collaborazioni ed i suoi spettacoli teatrali che ha portato in giro per la penisola.
Pochi giorni dopo la morte di Franco Graziosi, il cinema italiano saluta anche Carlo Alighiero, scomparso l’11 settembre a 94 anni. L’attore è morto dopo una breve malattia nella sua casa a Roma, dove abitava da qualche anno. Proprio nella Capitale si terranno i funerali, in programma domani, 14 settembre, nella Chiesa di San Francesco a Ripa a Trastevere.
Alighiero lascia la moglie Elena Cotta e due figlie, Barbara ed Olivia. Anche lei attrice di cinema e teatro, famosa per essere stata tra le prime interpreti a fare parte dei grandi sceneggiati televisivi italiani negli anni Cinquanta e Sessanta. Il loro amore è durato per 70 anni, lavorando insieme in importanti progetti artistici.
L’amore per la recitazione ha spinto Alighiero a lavorare fino alla fine, infatti a fermare il suo tour teatrale è stato solamente il Covid. La sua energia ed il suo talento lo hanno portato a scrivere un’importante pagina di storia dello spettacolo della arti.
Chi è Carlo Alighiero: carriera
Carlo Alighiero, all’anagrafe Carlo Animali, era nato a Ostra, nelle Marche, il 2 febbraio 1927. Il suo debutto teatrale arriva nel 1952 con due grandi classici e diretto da due grandi registi italiani: L’Agamennone di Eschilo regia di Gianfranco De Bosio e Amleto di Vittorio Gassman.
In seguito decise di studiare ed approfondire la regia, frequentando un corso all’Accademia d’Arte Drammatica. Nel corso ha avuto grandissimi compagni di viaggio, parliamo di attori come Monica Vitti, Luca Ronconi e Renato Mainardi. Gli insegnanti, invece, furono Vittorio Gassman e Silvio D’Amico, tra gli altri.
Ma non solo teatro, infatti, tra i lavori di Alighiero ci sono tantissime serie tv e sceneggiati televisivi, lo ricordiamo nel Tenente Sheridan, Le inchieste del commissario Maigret, Qui squadra mobile, Una tragedia americana, E le stelle stanno a guardare, Doppio segreto e molti altri lavori.
Sul grande schermo collaborò con i più grandi cineasti del Novecento, prendendo parte a film di genere western e b-movie polizieschi. Tra le pellicole più importanti si ricordano Il gatto a nove code di Dario Argento, Girolimoni di Damiano Damiani, Milano trema: la polizia vuole giustizia di Sergio Martino e Roma a mano armata di Umberto Lenzi.
La moglie e la vita privata
Insieme alla moglie e compagna di una vita, Elena Cotta, ha fondato una compagnia teatrale, in seguito diventata Cooperativa gruppo A.T.A. (Attori-tecnici-autori). A loro si deve la nascita del Teatro Manzoni a Roma del 1986. Questa è solo una delle tante creature fatte insieme ad Elena.
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L’incontro con la moglie avvenne a Milano, precisamente nell’autunno del 1949. I due si trasferirono in seguito a Roma e frequentarono insieme l’Accademia Silvio D’Amico. Si sposarono e divennero genitori di Barbara e Olivia, che gli hanno resi prima nonni e poi bisnonni. Un amore che ha attraversato decenni e non si è mai scalfito.